E’ mancata l’architetto Mirella Belvisi. Aveva 84 anni e da qualche tempo viveva nella sua casa di Cerveteri. Una vita dedicata alla salvaguardia del patrimonio cittadino, era stata anche consigliere comunale nella lista dei Verdi che oggi chiedono le sia dedicato il parco di Tor Marancia. Punto di riferimento di molti comitati e associazioni cittadine, era stata a fianco del gruppo Bastacartelloni durante le battaglie per l’approvazione del Prip, il Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari.
Diarioromano la ricorda con la testimonianza di Ebe Giacometti, attuale presidente di Italia Nostra, che le ha dedicato un articolo molto accorato.
Si è spenta Mirella Belvisi, l’architetto, l’urbanista romana che con generosità ha dato in tutta la sua vita impulso alle azioni di tutela per Roma e le aree verdi della Capitale e di tutto il Paese. E’ stata encomiabile dirigente della sezione di Roma e pragmatica consigliera nazionale.
Per me si spegne un’altra figura importante e formativa nel percorso in Italia Nostra.
Sono entrata come tecnica ma grazie a Mirella mi sono appassionata alle vicende che necessitavano di far attenzionare i nostri amministratori e politici sui grandi temi del paesaggio italiano e della lotta contro la crescita indiscriminata di una città come Roma, troppo spesso soggetta agli interessi di una classe imprenditoriale romana capace d’influenzare i sindaci della Capitale e le loro Giunte.
Non aveva pregiudizi Mirella. Guardava al cuore e alla sensibilità dei nuovi soci. Gli parlava e insegnava i principi base dell’urbanistica e della tutela della Natura, certa che seminando prima o poi qualcosa sarebbe germogliato grazie alla tradizione culturale della nostra Associazione.
Impegnata nel partito dei verdi italiani negli anni ’80, non ha mai tradito l’attenzione e l’impegno nel sociale mantenendo un legame di ascolto e confronto stretto tra la sezione romana dell’Associazione e i comitati di cittadini che chiedevano aiuto su tante criticità. Anche nel rapporto con le altre Associazioni ha sempre cercato il dialogo in nome dell’interesse comune.
In questo difficile anno e mezzo di presidenza, era stata sempre disponibile ad un confronto che fosse d’aiuto per guidare l’associazione con moderatezza fuori dal guado conflittuale in cui si era ed è incanalata.
Mirella era una donna giusta e rappresentava per noi di Roma e del Lazio il riferimento sicuro per i nostri dubbi sull’urbanistica, sulla conservazione della natura e biodiversità, la nostra guida per indirizzare verso una politica corretta.
Era il Genius loci della sezione romana e come tale la ricordiamo e la ricorderemo sempre.
Ebe Giacometti
Le esequie si terranno oggi alle 11.00, nella Chiesa di S. Francesco d’Assisi, in piazza Monte del Gaudio, sulla Trionfale