Ryder Cup: la Tiburtina rischia di farci fare una pessima figura

E' tutto pronto per il più importante evento di golf al mondo tranne il raddoppio della consolare. Va terminato entro settembre 2023 ma i lavori proseguono da 12 anni

 

Era il 14 dicembre del 2015 quando all’Italia venne assegnata la Ryder Cup. Nella foto qui sopra l’entusiasmo del presidente del Coni Malagò, di Franco Chimenti della Federazione Italiana Golf e di Laura Biagiotti. Per Roma è un evento eccezionale con un ritorno economico di notevole entità.

Subito il Club Marco Simone, di proprietà della famiglia Biagiotti, si mette al lavoro per preparare uno dei più bei campi 18 buche d’Europa. I terreni vengono dissodati e rifatti completamente, i 150 ettari che si estendono intorno ad una torre risalente all’anno mille prendono nuova vita. I lavori non si fermano mai, perfino durante il primo lockdown quando verranno abbattuti i piloni dell’alta tensione che deturpavano la vista e l’immagine del campo.

 

Il risultato è un ambiente eccellente che non farà sfigurare la nostra città. Realizzati con criteri ecosostenibili, il 18 buche e il 9 buche sono ora ad altissimo livello sportivo e godono di una vista su Roma che permette di ammirare la Cupola di San Pietro.

 

Ma per arrivarci occorre percorrere la via Tiburtina, il cantiere di raddoppio più eterno e lungo d’Italia. In proporzione rispetto ai chilometri, più lento perfino della Salerno-Reggio Calabria. Uno scandalo che fa riflettere sulle tante promesse relative alle opere del Pnrr che si dovrebbero concludere entro il 2026.
Il cantiere iniziò nel 2009, durante l’amministrazione Alemanno, e oggi la parte completata è solo una piccola porzione. Tutto il resto è ancora da fare. La sindacatura Raggi ha visto procedere solo piccolissimi tratti. Gualtieri ha capito che perderà la faccia se la stampa internazionale e i campioni sportivi saranno costretti a transitare in mezzo alle ruspe e sta cercando di dare una svolta.

L’assessora ai Lavori Pubblici, Ornella Segnalini, ha già incontrato l’impresa tre volte ma gli operai restano desolatamente pochi. “Avevano promesso di impiegarne almeno 30″, ha dichiarato la Segnalini, registrando le scarse reazioni da parte della ditta.

Nelle foto che seguono potete vedere la situazione in questi giorni. Sono state scattate alle 15.00, orario in cui il cantiere dovrebbe essere in piena attività e invece, quasi nessun operaio era all’orizzonte, tranne in un punto.

 

L’assessore Segnalini ha diffuso un cronoprogramma dei lavori secondo il quale il raddoppio sarà terminato in tempo per la manifestazione sportiva. Anche il presidente del Municipio IV, Massimiliano Umberti, ha dichiarato il proprio impegno a seguire il cantiere da vicino per arrivare alla conclusione del 95% degli interventi previsti entro l’avvio del torneo di Golf.

Ma ad oggi è difficile dire che la tempistica verrà rispettata davvero. Quest’opera ci ha abituato ad un continuo stop and go, con lunghissimi intervalli.

Uno degli imprevisti più rilevanti è stata la scoperta di reperti archeologici che hanno richiesto un intervento della Sovrintendenza, come sempre molto lungo e farraginoso. Poi il fallimento di una delle aziende vincitrici dell’appalto e poi la solita inefficienza burocratica.

Roma può permettersi di fare una pessima figura agli occhi del mondo costringendo i partecipanti a percorrere una strada piena di buche e cantieri? Ovviamente no, soprattutto se si pensa che l’indotto di questa manifestazione sarà molto elevato. Un’indagine condotta da Sports Marketing Surveys ha rivelato che il 31% dei britannici, il 56% dei francesi, il 71% degli svedesi e il 76% dei tedeschi potrebbero venire a giocare a Golf in Italia nei prossimi cinque anni. A condizione che la Ryder Cup sia un successo.

La vacanza di un golfista è una manna per la città. La spesa pro capite generata dai turisti di golf è di circa 230 euro al giorno, tre volte superiore a quella di tutti gli altri turisti. L’importante torneo potrebbe essere il volano per la nascita di molti posti di lavoro e di nuove attività nel settore ricettivo/turistico e perdere una occasione di questo tipo per l’incapacità di terminare una strada è davvero suicida.

Nei prossimi giorni è previsto un sopralluogo del Sindaco Gualtieri. Ci metterà la faccia e – speriamo – il massimo impegno.

 

 

 

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