Gualtieri si desta sui tavolini e trova una “Situazione di estrema gravità”. Maddai?

Il far west delle OSP a Roma è scoppiato nel 2020, con la normativa emergenziale della Raggi che ha reso impossibili i controlli. Dopo 7 mesi il sindaco se ne accorge ma ora deve andare a fondo

Nel maggio del 2020, in corrispondenza dell’approvazione della normativa emergenziale sulle OSP titolammo: “Tavolini in strada: Virginia Raggi decreta il far west“.

Più d’uno al tempo avrà pensato che esagerassimo, che bisognasse essere più comprensivi nei confronti di una categoria, gli esercenti dei locali di somministrazione, che stava pagando duramente le chiusure causa COVID.

Noi provammo a spiegare che seppur delle norme straordinarie fossero del tutto condivisibili, la modalità con cui esse venivano disegnate avrebbe portato ad una deregolamentazione totale, ad una completa perdita di controllo del territorio.

 

Fummo facili profeti, perché pian piano ci sono arrivati tutti a rendersi conto che l’utilizzo del suolo pubblico a Roma risponde ormai alla legge della giungla.

 

Buon ultimo sembra averlo compreso il sindaco Gualtieri, che l’altro giorno, alla notizia che il 100% dei locali di piazza della Rotonda erano risultati non in regola con gli spazi esterni utilizzati, ha riconosciuto la situazione essere di “… estrema gravità“.

Verrebbe da chiedersi dove abbia vissuto finora il sindaco, e dire che nel 2020 lo stesso Gualtieri fu eletto alle suppletive della Camera nel collegio del Municipio I, per cui una qualche conoscenza della situazione dei luoghi avrebbe dovuta averla.

 

Da segnalare anche lo stupore della presidente del Municipio I, Lorenza Bonaccorsi, che sempre riguardo i controlli al Pantheon ha scritto: “Colpisce che nel 100% dei controlli sono emerse irregolarità“.

Dal che si comprende che anche la presidente Bonaccorsi fino all’altro giorno deve aver vissuto chissà dove.

 

Momenti di scoramento a parte (per i vertici istituzionali capitolini che dimostrano di non conoscere la città che cercano di governare), va preso atto che in questa settimana si è assistito ad una grossa novità in tema di contrasto all’abusivismo commerciale. Per la prima volta infatti sembra si siano adottati efficaci controlli straordinari, proprio quelli che necessitano in una situazione di straordinaria illegalità sedimentatasi in anni di lassismo.

Diamo quindi ben volentieri atto al sindaco Gualtieri di aver preso una coraggiosa decisione inaugurando dei controlli finalmente efficaci. Questo il comunicato che il sindaco ha pubblicato sulla sua pagina facebook:

È partita ieri pomeriggio da piazza della Rotonda al Pantheon l’attività della task force anti “tavolino selvaggio”, il nucleo speciale organizzato dalla Polizia Locale di Roma Capitale. In tre ore sono stati elevati 11 verbali per un totale di 26 mila euro. Praticamente il 100% dei controlli ha evidenziato irregolarità e, per la prima volta, le rimozioni sono state contestuali al verbale.

Con questa task force interverremo in modo molto severo contro tutte le occupazioni di suolo pubblico abusive. Questa situazione infatti ha un impatto negativo sulla qualità della vita e sul decoro, nelle strade e nelle piazze della città, a partire dal centro storico ma non solo. Inoltre, danneggia il commercio, coloro che rispettano le regole e si trovano ad affrontare una competizione sleale. Quindi dobbiamo ripristinare subito la legalità.
Per questo proseguiremo senza sosta, con un’azione repressiva più dura e determinata per tornare al più presto a una situazione di legalità e di decoro. Spero che i comportamenti si adeguino rapidamente a questo nuovo metodo che abbiamo inaugurato ieri con successo.
Il punto chiave del comunicato è a nostro avviso la chiosa finale, ossia l’aspettativa che dei veri controlli diano il giusto segnale a tutti gli esercenti affinché rientrino nei limiti dettati dalle norme.
È questo un punto decisivo in quanto il numero di OSP presenti sul territorio è ormai talmente elevato che è praticamente impossibile controllarle tutte, per cui l’unica speranza è far capire agli esercenti che è finito il tempo dei lassismi e del chiudere non uno ma entrambi gli occhi.
Non vogliamo però farci troppe illusioni, in quanto se Gualtieri & Co. ci hanno messo sette mesi per accorgersi dell’abusivismo monstre presente a Roma, tremiamo al pensiero di quando si renderanno conto che a voler applicare tutte le norme esistenti la stragrande maggioranza di OSP dovrà saltare o ridimensionarsi drasticamente.
Staremo a vedere quanto l’amministrazione Gualtieri farà sul serio questa volta per contrastare l’abusivismo commerciale. Nel frattempo segnaliamo due urgenze che l’amministrazione deve affrontare senza indugio.
Anzitutto va immediatamente potenziato l’ufficio commercio dei municipi maggiormente interessati dalle OSP, ossia il I e il II. Tali uffici sono infatti drammaticamente a corto di personale (nel Municipio I manca addirittura il dirigente!?!) e ciò non li mette in condizione di operare efficacemente sia per rispondere alle richieste degli esercenti che per sanzionarli quando violano le norme.
Inoltre va riscritta la normativa in materia di OSP affinché il suolo pubblico anziché essere depredato, possa essere utilizzato in maniera sostenibile e dignitosa. Nello scrivere tale normativa bisognerebbe resistere alle sirene degli esercenti, che legittimamente non vorrebbero limiti, tenendo sempre presente quale possa essere l’interesse pubblico.

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