Sono passati circa sei anni da quando parlammo di una misura semplice ma significativa per ridurre la produzione di rifiuti negli alberghi.
L’immagine la prendemmo in un albergo del nord Europa e ci sembrò un’idea da replicare subito in una città come Roma, caratterizzata da flussi turistici consistenti, e quindi da numerosissime strutture di accoglienza, e da una cronica difficoltà a gestire i rifiuti.
“La scritta dice qualcosa tipo: “Questo distributore riciclabile sostituisce 150.000 bottigliette di plastica all’anno, solo per questo hotel”.
Più di qualcuno alla vista di questi distributori storce la bocca, preferendo le piccole confezioni di saponi, soprattutto quelle che le migliori catene di hotel si sforzano di rendere sempre più sofisticate ed attraenti.
Se però proviamo ad immaginare che 150.000 bottigliette di plastica corrispondono a svariati metri cubi e qualche centinaio di tonnellate di spazzatura già la preferenza per le piccole confezioni dovrebbe subire un primo colpo. Se inoltre moltiplichiamo un tale cumulo di rifiuti per tutte le strutture ricettive presenti a Roma, B&B abusivi inclusi, ci dovremmo rendere conto quanto sia assurdo che ogni giorno si continuino a far produrre tanti rifiuti inutili.”
Purtroppo finora nessuna delle amministrazioni che si sono succedute hanno ritenuto di adottare qualche provvedimento che obbligasse o anche solo incentivasse le strutture ricettive a non utilizzare confezioni monouso.
Ovviamente una tale misura non risolverebbe il problema rifiuti a Roma, ma darebbe un contributo non insignificante alla riduzione nella produzione di rifiuti, oltre a dimostrare che in Campidoglio non si sta con le mani in mano ad aspettare che una magia, o un termovalorizzatore, i rifiuti lì faccia sparire.
Torniamo a parlare di questo argomento dopo aver visto che la nuova serie di “4 hotel”, l’intrattenimento televisivo condotto dallo chef Bruno Barbieri, quest’anno dedica un’attenzione particolare alle pratiche sostenibili adottate dagli albergatori, con un focus speciale sulla riduzione nell’uso della plastica.
“Ha senso aprire un frigobar e trovare i bicchieri di plastica racchiusi in una bustina? No. Ci affacciamo dalla finestra per guardare paesaggi meravigliosi, senza pensare quanta plastica finirà in mare. Non è più possibile. Anche gli alberghi devono fare la loro parte per l’ambiente“, dice Barbieri.
Uno dei modi più efficaci per ridurre l’uso della plastica è proprio vietare o fortemente disincentivare le confezioni monouso dei detergenti, ma evidentemente a Roma non c’è nessuno che sia interessato a ridurre la produzione dei rifiuti.