La rivoluzione di piazza dei Navigatori. Ecco cosa nascerà nell’ex Fiera di Roma

Due fondi finanziari cambieranno il volto del quartiere: palazzi moderni, servizi culturali e giardini. Via anche al nuovo mercato

 

La storia dell’ex Fiera di Roma sulla Colombo è assai lunga e difficile da ricostruire in poche righe. Un breve riassunto solo per introdurre le novità di queste settimane che si annunciano molto rilevanti e cioè la nascita di un nuovo quartiere ad opera di un fondo americano e di Unicredit.

Da quando la Fiera fu trasferita, questo territorio centrale e strategico era rimasto nel più completo abbandono. La società proprietaria, Investimenti Spa (posseduta da Regione, Comune e Camera di Commercio) aveva bisogno di incassare per rientrare delle spese sostenute per la costruzione del complesso sulla Roma-Fiumicino. La giunta Marino deliberò la trasformazione dell’area sulla Colombo prevedendo la possibilità di costruire fino a 67.500 metri quadri. L’amministrazione Raggi rivide il progetto riducendo le cubature a 44.360 metri quadri. Ne scaturì un contenzioso legale avviato da Investimenti Spa per mantenere i 67.500 mq. I giudici però diedero torto alla società pubblica tanto che nel dicembre 2020 venne definitivamente approvata la variante urbanistica.

Ecco come sarà trasformata l’ex Fiera: l’80% della superficie è destinata ad edilizia residenziale (il 16% di questi 80 sarà per l’housing sociale) e altri 9mila metri quadri a servizi. Investimenti Spa non dispone dei capitali necessari alla gigantesca operazione e decide di vendere.

I primi di agosto di quest’anno, il quotidiano la Repubblica rivela che a comprare sono due fondi finanziari: uno americano e uno che fa capo alla banca Unicredit. L’obiettivo della nuova proprietà è costruire una specie di “bosco verticale”, sul modello cioè del celebre edificio di Boeri realizzato a Milano.

Ma non basta. Verranno realizzati anche un centro di formazione per i ballerini del Teatro dell’Opera (a Tor Marancia) e uno spazio a disposizione del quartiere per eventi, concerti, arte e spettacoli.

I nuovi proprietari pagheranno 16 milioni di euro al Comune in oneri concessori. Con questo denaro si realizzeranno 14 mila metri quadri di verde pubblico attrezzato, 5.500 metri quadri di parcheggi, il nuovo mercato di piazza dei Navigatori e altre opere minori.

Dunque nell’insieme sarà una vera rivoluzione per il quadrante che oggi sconta il degrado dell’ex Fiera, l’abbandono dei grandi palazzi di vetro in piazza dei Navigatori e lo sconcio dell’edificio a forma ovale di via Costantino che i romani chiamano poco amorevolmente “il bidet”.

 

Le torri. Per quanto riguarda gli edifici residenziali, dovrebbero portare la firma di Mario Cucinella, una archistar molto nota che ha disegnato anche il rettorato di Roma Tre in via Ostiense. Ricche di piante sui balconi, dovrebbero ricordare il milanese bosco verticale.

Il render dei nuovi edifici pubblicato da La Repubblica il 7 agosto 2022

 

Il quartiere. Dovrà essere bandita una gara internazionale entro fine anno e i vincitori dovranno attenersi all’attuale assetto di piazza dei Navigatori in modo da garantire una certa continuità visiva tra la nuova zona e quella esistente.

Il centro di formazione di Tor Marancia. La gara è già stata bandita e i risultati dovrebbero arrivare entro fine anno.

Le opere pubbliche finanziate dai privati. Parcheggi, verde e nuovo mercato potrebbero essere pronti entro la fine del 2024 nelle intenzioni del Municipio VIII, ma la data sembra troppo ottimistica.

A proposito di date, è difficile oggi fare previsioni su quando tutto sarà completato ma è probabile che i privati cercheranno di ottimizzare i tempi per rientrare dell’investimento il prima possibile. E’ ipotizzabile che l’edilizia residenziale sia pronta per la fine del 2025 e tutto il resto a seguire.

Una rivoluzione che verrà accolta in parte favorevolmente dai residenti che avranno a disposizione più servizi e meno degrado e in parte mal digerita per vie delle nuove edificazioni. E’ solo l’inizio di questo film e vedremo come andrà a finire.

 

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6 risposte

  1. Che fine hanno fatto gli archivi CARTACEI del patrimonio di Roma Capitale (ex Romeo Gestioni) “custoditi” nei locali della Fiera di Roma ?
    Grazie a Diario Romano

  2. Insomma avevano ragione Raggi e 5S, che andarono contro le elargizioni cementizie del PD.
    Ora vediamo se, quando e cosa realizzeranno i privati e che fine farà fare il comune al progetto

  3. ma invece di costruire decine di palazzi di pochi piani perche non farli piu alti e aumentare il verde pubblico a roma come si sente la parola torri vengono gli attacchi di panico che ridicoli

  4. Meglio del bidet sicuramente. Ci vuole poco. Ma non sembrano comunque nulla di che e nulla all’altezza della capitale e di un’architettura degna di Roma

  5. la raggi ha diminuito le cubature cosi invece di costruire due palazzi di 10 piani ne costruiscono 4 da 5 che geni. ha fatto i danni veri

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