Due brevi riflessioni prima di passare alle notizie vere e proprie. Tutti sono concentrati giustamente sulla raccolta dei rifiuti che sconta i gravi problemi che conosciamo. Ma nessuno parla della pulizia delle strade che nulla ha a che vedere con i cassonetti e la differenziata. Insomma i due servizi dovrebbero camminare su binari separati con una raccolta in crisi ma almeno con uno spazzamento in efficienza. E invece non è così. Si dà per scontato che se funziona male l’uno debba essere pessimo anche l’altro.
Seconda riflessione riguarda il metodo di pulizia che è stato scelto dal I Municipio e che prevede la chiusura delle strade in orario notturno ma senza impedire la sosta delle auto. Ne avevamo parlato criticando questa scelta e confermiamo la nostra personale opinione, sebbene secondo Ama l’esperimento funzioni.
Funziona tanto bene che ora da straordinario diventa ordinario ma solo per alcuni quartieri molto frequentati in orari serali perché ricchi di locali e ristoranti. Si tratta di Testaccio, Pigneto, San Lorenzo, Ponte Milvio, Trevi, Navona, Campo de’ Fiori e Trastevere. Durante i mesi estivi Ama aveva stabilito una pulizia di fondo bisettimanale proprio per far fronte alla grande quantità di bottiglie lasciate in strada, residui di cibo e cartacce che si producono nelle occasioni di movida notturna.
L’azienda, in collaborazione col Campidoglio, ha deciso di mantenere questa formula anche nei prossimi mesi invernali e pertanto di chiudere alcune strade due volte a settimana di notte e spazzarle a fondo. Resta la nostra perplessità sul fatto che le auto in sosta impediscano una vera pulizia, ma è meglio di niente. In un momento del genere, con una città sporchissima, ogni sforzo va lodato e occorre riconoscere la buona volontà e l’impegno.
Intanto, secondo quanto annunciato dal Sindaco, a fine settembre potrebbe essere estesa la pulizia bisettimanale anche in altri quartieri meno centrali e comunque non direttamente frequentati dai giovani nelle ore serali. Staremo a vedere se si tratterà solo di un annuncio che fa comodo in tempi elettorali o si tradurrà in qualcosa di concreto.
Altro provvedimento di queste ore riguarda gli sfalci delle erbacce che infestano marciapiedi e cigli stradali. La città ne è invasa da anni a causa delle scelte scriteriate della giunta Raggi che non riuscì, in cinque anni, ad assegnare un regolare appalto per il diserbo e la pulizia. In cassa c’erano 13 milioni per questo servizio ma prima solo per scrivere il bando furono impiegati quattro anni e poi la gara non si riuscì ad assegnare perché mancavano i membri della commissione aggiudicatrice. Insomma un caos totale che ora forse vede la fine in quanto dal 29 agosto dovrebbero cominciare alcuni sfalci. Si parte dai quartieri più centrali, come i Lungotevere Marzio, Testaccio e dei Fiorentini; l’asse Muro Torto – Corso Italia; per poi proseguire in altre zone come viadotto dei Presidenti, Tiburtina, Trionfale, Cassia-Ospedale San Pietro, Flaminia-Oriolo Romano. Insomma quella che dovrebbe essere normale manutenzione, diventa un evento. Ma – ripetiamo – ben vengano questi eventi in una città dove di normale è rimasto ben poco.