Caos rifiuti in centro storico: tutto ancora a “carissimo amico”

Dopo quasi un anno di nuova amm.ne e con una specifica "commissione emergenza rifiuti", in Municipio I la situazione è ancora fuori controllo. Previsto a gennaio il nuovo contratto di servizio, ma funzionerà?

Nonostante qualche indubbio miglioramento, con le grandi discariche cittadine che non sono più la norma ma qualche pur diffusa eccezione, la gestione dei rifiuti a Roma continua ad essere un problema irrisolto.

Ad inizio agosto il sindaco Gualtieri ha presentato il nuovo piano di gestione dei rifiuti Roma Capitale che prevede una riduzione della produzione di rifiuti a Roma dell’8% e un aumento della raccolta differenziata al 65% nel 2030. Peccato che quel piano nulla dica riguardo le misure previste per raggiungere tali obiettivi, rimandando tutto al piano industriale di AMA previsto per il prossimo ottobre.

Aspettando il piano AMA, col grande timore che venga partorito l’ennesimo libro dei sogni da una società che è rimasta sostanzialmente la stessa dell’era Raggi, vogliamo oggi fare un approfondimento su qual è la situazione dei rifiuti in centro storico, con particolare riguardo alla gestione delle cosiddette “utenze non domestiche” (UND), ovvero gli esercizi commerciali.

Lo spunto ci viene da una recente seduta delle commissioni congiunte commercio ed emergenza rifiuti del Municipio I, svoltasi il 21 settembre u.s. e avente come oggetto proprio la gestione dei rifiuti delle UND (la registrazione della seduta è disponibile a questo link).

 

Chiariamo anzitutto che la discussione ha riguardato essenzialmente le UND di somministrazione, bar, ristoranti e affini, essendo quelle con la produzione maggiore di rifiuti, concentrati in orari particolari ed essenzialmente di carattere organico, preda quindi facilmente di topi, gabbiani, insetti e altri animali che a Roma hanno imparato a vivere di rifiuti.

Riguardo queste utenze, ricordiamo che a dicembre 2021 sono stati introdotti nuovi orari di conferimento dei rifiuti all’esterno dei locali, con i bar che devono farlo a partire dalle 20 ed i ristoranti dalle 24.

 

Volendo sintetizzare la seduta possiamo dire che sono emersi tre diversi punti di vista rispetto alla realtà dei rifiuti in centro storico.

Partiamo dagli interventi di alcuni consiglieri municipali, i quali hanno testimoniato come la situazione sia del tutto fuori controllo, con i rifiuti che, anche quando esposti correttamente, spessissimo non vengono ritirati, costringendo gli esercenti a rimediare in qualche modo e, laddove possibile, ad utilizzare i cassonetti stradali anche se non sarebbe previsto. Inoltre nel caso di mancate raccolte non si sa bene a chi rivolgersi e anche quando si fanno le segnalazioni gli interventi sono tutt’altro che immediati.

Le stesse lamentele sono state ripetute da diversi consiglieri, i quali hanno testimoniato come i problemi siano comuni a tutto il territorio del municipio, seppur con modalità a volte diverse (in alcune zone sono presenti i cassonetti stradali, in molte altre no).

 

C’è stato poi l’intervento di un funzionario di AMA, responsabile dell’esecuzione del contratto relativo al servizio di raccolta per le UND, il quale ha anzitutto chiarito che la raccolta per tali utenze non è svolta direttamente da AMA, bensì da tre “prestatori” esterni (Teorema, Sangalli e un raggruppamento temporaneo tra Sarim e Logistica).

Stando alla relazione del funzionario AMA, il servizio di raccolta per le UND essenzialmente sta funzionando, con i mezzi di raccolta che, essendo dotati di GPS, possono essere verificati rispetto ai giri previsti. Laddove si riscontrino problemi il funzionario ha invitato a fare segnalazioni puntuali, così da permettere verifiche, ma a suo avviso la situazione è tutt’altro che fuori controllo.

Semmai, stando alla relazione del funzionario, i maggiori problemi vengono riscontrati nelle modalità di conferimento dei rifiuti, con l’utilizzo di sacchi neri (vietati da tempo) che non consentono di verificare il contenuto e con la mancata differenziazione dei rifiuti che costringe chi raccoglie a mischiare tutto e ad essere penalizzato nei ricavi (i rifiuti differenziati vengono infatti pagati di più alle ditte di raccolta). Inoltre è stato sottolineato il malcostume di tanti locali che per risparmiare spazio all’interno tengono tutto il tempo i rifiuti all’esterno, pur essendo la cosa vietata.

 

Infine c’è stato l’assessore all’ambiente del Municipio I, Stefano Marin, il quale, pur non nascondendo i tanti problemi esistenti, ha ricordato le molte azioni intraprese per affrontare le situazioni di difficoltà e le iniziative in corso (ha citato ad esempio il lavoro per dislocare diversamente una serie di cassonetti stradali) per cercare di risolvere i problemi. L’assessore si è messo a disposizione per  affrontare ogni criticità e durante la seduta praticamente tutti gli intervenuti hanno riconosciuto il suo impegno per cercare di risolvere ogni problema segnalato.

Infine l’assessore ha informato che il contratto di servizio per la raccolta delle UND è ormai in scadenza e che quello nuovo è atteso per gennaio; la speranza è che col nuovo contratto, che dovrebbe includere migliorie, i problemi si potranno risolvere.

 

Provando a tirare delle conclusioni, l’impressione netta è che in Municipio I vi sia ancora una totale confusione su come dovrebbero svolgersi le operazioni di conferimento e raccolta dei rifiuti per le UND. Da una parte vi sono gli esercenti che spesso conferiscono in maniera errata, per orari o modalità, dall’altra l’AMA e le ditte di raccolta che evidentemente non riescono a star dietro ai ritmi necessari per assicurare un corretto servizio, potendo beneficiare di un sistema di controllo praticamente inesistente.

Il risultato è che in centro storico a Roma si possono trovare rifiuti in giro praticamente ad ogni ora, sia come sacchi che come bidoncini che i locali dovrebbero tenere all’interno, e nelle ore serali si creano cumuli di rifiuti organici facilmente preda di gabbiani, corvi, topi e insetti.

Nonostante gli indubbi sforzi dell’assessore all’ambiente del Municipio I, non è provando a mettere continue toppe che si può sperare di aggiustare un sistema che evidentemente così com’è disegnato non funziona.

La cosa che preoccupa di più è che una situazione così disastrosa continuerà almeno fino a gennaio/febbraio del 2023, quando dovrebbe iniziare il nuovo contratto di servizio. Nessun dettaglio è stato fornito su questo nuovo contratto, ma è ragionevole temere che anche con esso la situazione non cambierà sostanzialmente, se chi lo sta predisponendo sono le stesse persone che stanno gestendo in maniera tanto disastrosa il presente.

 

Che a quasi un anno dall’insediamento della nuova amministrazione capitolina non si siano fatti sostanziali passi avanti nella gestione dei rifiuti in centro storico è stato testimoniato in maniera plateale dal vicepresidente della commissione emergenza rifiuti del Municipio I, Renato Sartini, il quale durante la seduta del 21 settembre ha ammesso che gli otto mesi di lavoro di quella commissione non hanno portato a nulla, avendoli passati a parlare sempre delle stesse cose senza concludere niente.

 

È davvero sconsolante dover prendere atto che anche nel cuore della città di Roma, laddove ci si sarebbe aspettato un inizio di ripristino di decoro cittadino, non si sia riusciti a fare il benché minimo passo avanti verso una decente gestione della raccolta rifiuti.

La cosa appare tanto più grave se si considera che l’assessore all’ambiente del comune è stata per otto anni presidente del Municipio I, quindi dovrebbe conoscere a menadito la realtà di quel territorio ed essere in grado di fornire soluzioni efficaci ai problemi esistenti.

Invece si continua a girare a vuoto dovendo assistere quotidianamente a spettacoli come il seguente, in pieno giorno al Ghetto:

 

 

Fargli ogni tanto una multa a certi locali è del tutto inefficace, mentre se, ad esempio, gli si sospendessero le preziosissime OSP siamo sicuri che diverrebbero tutti paladini del decoro.

 

 

 

 

 

L’immagine di copertina è stata presa dal gruppo facebook Residenti CENTRO STORICO ROMA.

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