In questi giorni si fa un gran parlare del quartiere di Mezzocammino perché è qui che vive Giorgia Meloni, probabile futura premier e prima donna presidente del Consiglio. Qualcosa del genere la facemmo anche noi quando arrivò a Palazzo Chigi Mario Draghi, raccontando alcune particolarità della zona dove abita.
Stavolta tralasciamo i protagonisti della politica e andiamo a fare un giro nel primo e unico quartiere di Roma (e forse d’Italia) tutto dedicato ai fumetti. Non è frutto della fantasia della Disney ma di un grande appassionato del tema, Maurizio Nicastro, che convinse l’allora sindaco Walter Veltroni a rendere Mezzocammino una sorta di fumettilandia (e conoscendo Veltroni siamo certi non sia stata impresa difficile).
Molto più complesso è stato il seguito e cioè la realizzazione di parchi, piazze, scuole tutti a tema. Nicastro e il Consorzio Torrino-Mezzocammino hanno ottenuto splendidi risultati e oggi passeggiare nelle strade e nelle aree verdi della zona è tutto uno stupore. La toponomastica è totalmente dedicata ai grandi fumettisti o ai loro personaggi. Così troviamo piazza Guido Crepax (padre di Valentina), viale Hugo Pratt (ideatore di Corto Maltese), via Benito Jacovitti (autore di Cocco Bill) e molti altri. Una delle arterie principali del quartiere porta il nome di Sergio Bonelli, uno dei principali editori del settore. Il padre Gianluigi aveva ideato Tex.
Le scuole poi sono tutte dedicate ai personaggi dei cartoni. L’elementare Geronimo Stilton, la materna Pimpa e l’asilo Calimero. Ciascun plesso porta all’esterno dei bellissimi mosaici in ceramica con la figura del fumetto cui è intitolato.
Non può mancare il verde con un insieme di parchi tutti collegati tra loro da una pista ciclabile che nel progetto definitivo è prevista di sette km ma per ora ne sono stati realizzati cinque. Il centro di tutto è il Parco dei Fumetti che si unisce ai giardini circostanti, ciascuno dei quali dedicato ad un protagonista del disegno. C’è il giardino Dylan Dog, quello Valentina, Zagor, Martin Mystere, Diabolik, Corto Maltese e Lupo Alberto. Il verde è tenuto discretamente grazie al lavoro dei volontari e al contributo del Consorzio.
E poi il fiore all’occhiello è la piazza Andrea Pazienza, posta sotto uno svincolo stradale ma dal grande fascino. Pazienza è stato uno degli artisti più rappresentativi del fumetto tanto che qualcuno lo definì “il Mozart della matita”. La rotonda è una vera enciclopedia per immagini nella quale viene ricostruita la storia del fumetto. Si parte dal signor Bonaventura del 1917, fino ad arrivare alle recentissime Winx, attraversando 100 anni di disegno, arte e creatività.
I pannelli mosaicati sono alti fino a quattro metri e venti e sono costituiti da 12.000 mattonelle antismog, un’opera unica nel suo genere che vi mostriamo in queste fotografie.
Molti sono fumetti tipicamente italiani, altri sono frutto del lavoro di artisti stranieri ma una cosa è certa. Il fumetto è una lingua internazionale parlata da tutti grazie alla forza delle immagini e della fantasia. Mezzocammino è un piccolo riferimento di questa avventura senza tempo.
3 risposte
Sergio Bonelli ha inventato Zagor e Mister No tra gli altri, ma Tex è stato ideato dal padre, Gian Luigi Bonelli
Grazie per la precisazione. Abbiamo provveduto a correggere
Una piccola chicca per gli appassionati che pochi hanno notato: viale Gian Luigi Bonelli è lunga circa 1.2 km. La prima traversa è largo Erio Nicolò, uno dei disegnatori storici di Tex, e termina in piazza Mario Uggeri, primo disegnatore “extra” di Tex. L’incrocio più importante è ovviamente con viale Aurelio Galleppini, Galep, creatore grafico di Tex e a metà del viale si incontra largo Tea Bertasi Bonelli, prima moglie di GLB e editrice del nostro nel 1948. Poco dopo ecco via Guglielmo Letteri, prolifico disegnatore di Tex. Questo per comprendere come è stata studiata la toponomastica.
Nelle vicinanze c’è la scuola elementare Sergio Bonelli. Una bellissima scuola per 380 bambini.
Sergio sarà contento.
Alle prossime chicche…
Maurizio