“Nel 2022 il servizio di superficie gestito da ATAC ha raggiunto i risultati fissati dal contratto di servizio”. Inizia così, con tono trionfalistico, il comunicato ATAC. E prosegue:
“93,69 MLN di km con bus e tram, in linea con gli obiettivi, e 7,9 MLN di km con le Metro, di poco inferiore agli obiettivi del contratto”.
Iniziamo col dire che nei 93,69 MLN di km ATAC include anche circa 3 MLN di km “bonus” per “cause esogene” che ATAC non ha mai fatto, e circa 5,9 MLN di km sub-affidati a bus privati e pagati con fondi della Regione Lazio (di cui è impossibile conoscere l’esatto ammontare perché ATAC da maggio 2022 si rifiuta di fornire informazioni di dettaglio).
Il totale realmente svolto da ATAC, in attesa dei dati ufficiali definitivo, è quindi di circa 84,8 MLN di km, a cui in realtà andrebbero sottratti 2,4 MLN di km per compensare il servizio svolto dalle navette sostitutive dei tram (in quanto 1 tram è stato sostituito di massima con 2 bus).
Anche per le Metro ATAC include nei 7,9 MLN km circa 0,8 MLN di km “bonus”, per un servizio reale ai cittadini di circa 7,1 MLN di km.
Fin qui il comunicato. Cosa c’è invece scritto nel Contratto di Servizio? Firmato nel 2015 e tuttora in vigore in regime proroga, stabilisce i seguenti obiettivi, in linea con il Concordato: 101 MLN di km per bus e tram, e 9,55 MLN di km per le Metro (e la Metro C all’epoca era limitata a Lodi).
Vi sembrano raggiunti gli obiettivi, come afferma ATAC?
Per bus e tram, il servizio reso di fatto ai cittadini da ATAC è solo l’81,6% circa. Aggiungendo anche il servizio sub affidato ai privati (+5,8%) e fingendo che 1 bus = 1 tram (recuperando un +2,4%), arriviamo comunque sotto il 90%.
Per le Metro, siamo al 74%. Un vero disastro, oltre le più pessimistiche previsioni. Con il servizio tram sotto il 50%, altro che cura del ferro. Al massimo la cura del bronzo.
Il 2022 è stato l’anno peggiore della storia di ATAC ed è andato peggiorando. Come si presenterà Roma alle selezioni per Expo2030 e al Giubileo del 2025?