A seguito delle dimissioni del Sindaco verrà nominato un commissario che ne prenderà il posto assommando anche i poteri della Giunta e del Consiglio Comunale. Per quanta riguarda i Municipi invece non è ancora chiaro cosa aspettarsi. Al momento due appaiono le ipotesi possibili: o che decadano tutti i consigli, le giunte ed i presidenti, sostituiti da sub-commissari (che spesso sono i presidenti stessi), oppure che gli organi municipali rimangano in carica fino alla celebrazione delle nuove elezioni. E la validità di quest’ultima seconda ipotesi è stata appena confermata dal Segretariato Generale del Comune a cui era stato richiesto un parere.
In ogni caso fino a quando le dimissioni di Marino non saranno irrevocabili, ossia fino ai primi di novembre, tutti gli organi sia comunali che municipali rimangono in carica e con pieni poteri.
Per questo vogliamo rivolgere un ultimo accorato appello alla Presidente Alfonsi affinché il bando per la nuova festa della Befana sia ritirato in autotutela e si torni alla situazione creatasi con il bando dello scorso anno.
I motivi della nostra contrarietà al nuovo bando li abbiamo spiegati a più riprese, ma ora ve n’è uno aggiuntivo, sopraggiunto con le dimissioni del Sindaco Marino.
Il nuovo bando predisposto dal Municipio ha infatti una durata di dieci anni, così che le nuove regole, costruite in maniera quanto meno approssimativa (cosa confermata dal fatto che in estremis si sono voluti aggiungere un paio di pezzi/toppe), impegneranno un luogo tanto prezioso per un tempo enorme. Ma soprattutto questo avverrà a cura di un governo che ha le settimane o al massimo i mesi contati prima di cadere per sopraggiunte elezioni.
Per dirla in altri termini, se l’amministrazione fosse durata fino alla naturale scadenza, avrebbe potuto gestire direttamente la complicata festa della Befana con le nuove regole; ma ora che la legislatura volge rapidamente al termine, il gravoso compito toccherà alla nuova amministrazione che sarà costretta ad operare con regole stabilite da altri e che magari non condivide per nulla.
Noi penseremmo che ritirare il bando da parte del Municipio, per come si sono messe ora le cose, non vorrebbe dire sconfessare quanto si è deciso di fare, ma bensì riconoscere che non è corretto impegnare la prossima maggioranza su una cosa tanto delicata e complessa, per di più in assenza di motivazioni forti o richieste da parte della cittadinanza.
Valuti la Presidente Alfonsi se è per lei più conveniente presentarsi alle prossime elezioni, nel caso, immaginiamo probabile, voglia concorrere di nuovo, con il bando espletato e la festa della Befana rifatta con i soliti operatori e lo stesso stile da fiera paesana, oppure se vorrà presentarsi avendo ritirato il bando per consentire al prossimo governo cittadino di fare le proprie scelte in merito, con la possibilità di gestirle per un numero congruo di anni.
Nella prima ipotesi gli unici a trarne vantaggio saranno gli operatori tradizionali, mentre tutta la città perde l’occasione per avere una festa della Befana di livello e qualità. Nel secondo caso gli unici a rimetterci sarebbero gli operatori tradizionali (quelli che lo scorso anno hanno boicottato la festa non dando seguito al bando vinto) mentre la città avrebbe la possibilità di avere una nuova festa della Befana adeguata al prestigio del luogo che la accoglie.
A noi parrebbe una scelta facile da fare …
Una risposta
Non mi è chiaro come possa agire in autotutela contro un atto preso da se stessa qualche giorno fa e a detta di molti componenti del municipio e della giunta comunale ( assessori in testa) vada considerato come momento storico .