Gli attuali provvedimenti del Comune vietano nella Fascia Verde l’ingresso e la sosta h24 da lunedì al sabato della auto fino a Diesel Euro3 e Benzina Euro2, inclusi quelli convertite a GPL e Metano. A leggerli, non sembrano avere come primo obiettivo la salvaguardia dell’ambiente. Prima di tutto perché non limitano in alcun modo né il numero di auto, né il numero di spostamenti in auto. Tutt’altro.
Immaginiamo infatti di far sparire di colpo 1/4 dei veicoli da tutta Roma, quelli definiti “più inquinanti”, anche se magari piccole utilitarie usate poco. La maggior disponibilità di parcheggi e l’aumento della velocità media, spingerebbe inizialmente molte persone ad un maggior uso dell’auto, anche chi adesso usa per lo più i mezzi pubblici. Questo, in più, causerebbe una forma radicata di consuetudine all’uso del mezzo privato. Inoltre quelli rimasti senza auto, soffrendo un maggior disagio a causa degli insufficienti mezzi pubblici, nel giro di pochi anni tornerebbero sulle strade con un’auto Euro6 o Euro7, e la situazione del traffico degenererebbe in maniera catastrofica.
In sostanza il Comune ha buttato sul tavolo un provvedimento senza capo, né coda.
La città di Pontevedra, nell’estremo Nord-Ovest della Spagna, 83mila abitanti su 117 kmq, è divenuta famosa per aver eliminato quasi del tutto le automobili. Tutto iniziò oltre 20 anni fa quando l’allora Sindaco, riconfermato poi 5 volte fino ad oggi, iniziò a togliere progressivamente parcheggi e a pedonalizzare zone sempre più ampie. Difficile replicare l’esempio a Roma, ma il concetto alla base è importante: senza la certezza di trovare un posto auto, la gente limita da sola gli spostamenti, orientandosi verso forme di mobilità più sostenibili.
A Roma, tra i 184 interventi programmati per il Giubileo 2025, ce ne sono 52 che riguardano la mobilità, con differente ordine di priorità: “essenziali”, ed “essenziali e indifferibili”.
Tra questi ultimi, di cui – secondo il Comune – la città non può fare assolutamente a meno , troviamo circa 700 nuovi posti auto in centro, suddivisi in 2 parcheggi interrati sotto Castel Sant’Angelo e sotto Piazza Risorgimento (a pochi passi da San Pietro). Una parte dei posti auto sarà venduta a facoltosi privati, mentre un’altra parte sarà disponibile a tutti a rotazione a pagamento. Non è difficile immaginare che i posti auto a rotazione saranno un ulteriore attrattore di traffico verso il centro. Così come i tantissimi dehors (i tavolini in strada autorizzati durante la pandemia), che hanno aumentato a dismisura l’offerta di posti in ristoranti e bar del centro, sottraendo clienti e impoverendo ulteriormente le periferie.
Notiamo che i tanti parcheggi privati in programma sono tutti nel Municipio I e II, mentre non ci sono parcheggi di scambio fuori la Fascia Verde, dove i comuni cittadini potrebbero lasciare l’auto per prendere i mezzi pubblici. E gli interventi sui “blackpoints” per migliorare la sicurezza stradale, così come la riqualificazione delle stazioni Metro, sono classificati solo come “essenziali”, non meritando di essere anche “indifferibili”.
Vi sembra che la Fascia Verde così come pensata ora dal Comune, sia davvero per l’ambiente e la salute dei cittadini?
6 risposte
Sindaco Incapace e inutile, chi lo ha votato pensando di andare meglio è invece si è andati peggio.
L’attuale sindaco di Roma il peggio di sempre!
Il commento e inutile, bisognerebbe trovare il modo di cacciarlo via dal momento che e inutile come quando stava a Bruxelles.Mandato via da Bruxelles gli hanno dati il contentino a Roma,ho i miei dubbi che abbia vinto.
I ragazzi che hanno trovato un posto di lavoro entro la fascia verde magari dovendosi spostare con i mezzi che in alcuni orari sono proibitivi,si sono comperati con i pochi mezzi che hanno una macchina che non potranno più utilizzare.Un’altro aiuto psicologico per i nostri giovani,complimenti.
pio pio che tenerezza. Quei ragazzi possono usare mezzi pubblici e mobilità in sharing gratuita per chi è abbonato al TPL.
L’impressione quando leggo questi articoli è che chi scrive o commenta abbia negli occhi altre città ma non Roma. In una città stratificata storicamente e di impianto medievale, dal sottosuolo cavo, sperare di far circolare autobus da svariate tonnellate e di dimensioni newyorkesi è semplicemente ridicolo. Altrettanto ridicolo pensare di ricorrere ad opere nel sottosuolo. La guerra alle auto è di per sé un’idiozia. Andrebbero anzi potenziati i parcheggi e le vie di comunicazione soprattutto afferenti al GRA. Migliorare le intersezioni con semafori intelligenti e fare una guerra senza quartiere alla sosta selvaggia (a fronte della costruzione di parcheggi). Gravare fiscalmente su SUV e altri “camion su ruote” e incentivare l’uso di auto di piccole dimensioni. Chi è stato in Giappone sa di cosa parlo.