Tangenziale: si rifà l’asfalto nella galleria NCI, eppure era in buone condizioni

Con i fondi giubilari spesi 1,7 milioni per una strada che non necessitava di interventi urgenti, mentre a poca distanza vi sono voragini e buche profonde

 

Da oltre un mese sono in corso radicali lavori sulla Tangenziale Est e in particolare nella Galleria NCI, Nuova Circonvallazione Interna. La strada viene chiusa spesso in orari notturni per permettere di rifare totalmente l’asfalto. La tratta in direzione San Giovanni è stata completata a fine luglio, mentre quella in direzione Salaria è in corso di lavorazione e il cantiere si concluderà a fine agosto.

Dovrebbe essere una buona notizia in una città costellata da buche e avvallamenti. Ma a ben vedere, questo lavoro potrebbe essere considerato inutile o comunque non così urgente come si vuole far credere. L’asfalto di tutta la Galleria NCI, in entrambe le direzioni, era in ottimo stato e per tutta la lunghezza dei 4,2 km neanche una buca era presente.

Il video che segue è stato girato mercoledì 27 luglio e chi avrà la pazienza di guardarlo tutto, noterà che sull’intero percorso in direzione Salaria vi è solo un avvallamento al minuto 0.25 mentre il resto della strada non presenta alcuna criticità.

 

Chi legge diarioromano da tempo sa bene che questo sito non vuole fare il bastian contrario per partito preso, anzi cerchiamo in tutti i modi di attribuire i meriti quando vi sono. Ma poiché si tratta di soldi pubblici e di tanti soldi, la domanda occorre porsela. Non sarebbe stato meglio destinare questi fondi a strade totalmente ammalorate e difficili da percorrere? Tanto per fare un esempio, proprio uscendo dalla Tangenziale, all’altezza di Largo Passamonti, imboccando via dello Scalo di San Lorenzo si passa su un asfalto che sembra bombardato, con crateri e cunette da rally. Ma esempi simili si possono fare in tutta la città, con centinaia di chilometri di strade in pessime condizioni.

L’obiezione che la Tangenziale è considerata di grande viabilità e dunque direttamente di competenza del Campidoglio, mentre via dello Scalo di San Lorenzo è sotto il controllo del Municipio non regge affatto. Perché il denaro sul tavolo è quello e sta proprio al Comune distribuirlo in base alle reali necessità. Da qui al 2026, Roma Capitale potrà spendere 300 milioni per il rifacimento delle strade di grande viabilità: 217 milioni provengono dai fondi speciali per il Giubileo, 83 dal bilancio capitolino. Sarebbe stato probabilmente necessario assegnare anche solo il 10% di questa somma, cioè 30 milioni, ai Municipi per mettere mano a strade in pessime condizioni invece che usarli laddove c’è poca necessità sulla grande viabilità.

La galleria NCI andava sicuramente ripulita e rinfrescata e infatti la rimozione dei rifiuti e dei detriti è stata necessaria e importante. Ma destinare quasi due milioni ad un asfalto in buone condizioni è solo uno spreco.

Viene alla mente il rifacimento del selciato di piazza della Rotonda che criticammo per le stesse motivazioni. Furono rimossi i sampietrini, poi riposizionati e il risultato finale non cambiò di una virgola. In quel caso furono spesi 800 mila euro da parte del Municipio I. Per la Galleria NCI si parla di un investimento di circa 350.000 a chilometro, per cui parliamo di oltre 1,7 milioni che potevano essere investiti in modo più oculato. Il comunicato ufficiale dell’assessorato al Lavori Pubblici parla di interventi sul blinder (cioè la base della pavimentazione in asfalto) perché ammalorata. Ma una sana amministrazione distribuisce con il criterio del buon padre di famiglia i fondi a disposizione. Non li spende tanto per farlo, indicando problemi laddove non ci sono.

 

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