Ennesima guerriglia urbana a Trastevere, la normalità a Roma ormai

Auto danneggiate, parapedonali divelti e portoni devastati. Questo quanto accade di frequente a Trastevere. Continuando così non basterà l'esercito per riprendere il controllo del territorio

Questa notte a via S. Francesco a Ripa guerriglia urbana: alle due di notte gli abitanti della strada ancora non potevano dormire per il baccano. Qualcuno ha lanciato dell’acqua da una finestra e questo ha scatenato la reazione di un gruppo di ragazzi che prima hanno divelto alcuni parapedonali, poi hanno cercato di entrare nei portoni, danneggiandone alcuni, e lì dove sono riusciti ad entrare hanno distrutto tutto quello che hanno trovato, salendo fino al quarto piano.

Gli stessi scalmanati hanno danneggiato alcune auto parcheggiate in strada, salendo sui tettucci, e hanno lanciato bottiglie contro le finestre.

Il branco si è poi spostato a piazza San Cosimato dove hanno sradicato un alberello!?!

La Polizia Locale non è intervenuta, lo hanno fatto i Carabinieri ma dopo un’ora abbondante dai fatti accaduti.

 

Questa la descrizione che abbiamo ricevuto di quanto accaduto la notte tra martedì e mercoledì scorsi a Trastevere. Una cronaca coincisa e asciutta che però fa capire il livello di devastazione a cui sono sempre più soggetti i luoghi della cosiddetta “movida“.

Di seguito alcune immagini che parlano da sole.

 

Veicolo danneggiato

 

Tettuccio danneggiato

 

Uno dei parapedonali divelti

 

La “tazza” dov’è stato sradicato l’alberello

 

 

Da anni ormai a Trastevere, così come a Campo de’ Fiori o a San Lorenzo la notte saltano tutte le regole della civile convivenza, con le forze dell’ordine che o sono assenti oppure si limitano alla conta dei danni dopo che le devastazioni sono terminate.

Una tale situazione non è purtroppo una novità e si ripresenta puntualmente non appena la bella stagione ha inizio (con sempre più cittadini che apprezzano istintivamente il cattivo tempo, perché quando piove né movida, né malamovida possono dispiegarsi).

 

Ad inizio maggio la Rete di associazioni per una città vivibile scrisse un accorato appello alla presidente del Municipio I, Lorenza Bonaccorsi, affinché si facesse promotrice di un’iniziativa presso il Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica tesa a contrastare la malamovida.

Questo il testo della missiva:

Gent. Presidente Bonaccorsi,

Fenomeni di violenza non sono una novità nelle zone interessate dalla cosiddetta “movida”, ma nelle ultime settimane stiamo assistendo ad un’acutizzazione degli episodi tale da mettere in seria discussione la stessa vivibilità dei luoghi.
Gli episodi più preoccupanti stanno interessando il rione Trastevere al momento, con storie assurde che hanno già avuto diverse eco sui media. La realtà che ormai i cittadini si ritrovano a vivere ogni giorno è fatta di assenza totale di regole, torme di persone che si accalcano, vociano, urlano fino a tarda notte, litigi, zuffe e risse, minacce alle persone e atti di vandalismo diffuso.
Non sono queste le condizioni in cui possono vivere i cittadini, costretti a subire gravi fastidi acustici fino a notte inoltrata, ma ormai timorosi anche solo di percorrere le strade del loro rione la sera e la notte, dovendosi far largo tra folle esagitate e spesso a rischio di subire minacce.
La situazione ha raggiunto un livello non più sostenibile e tale da richiedere un totale cambio di passo da parte delle istituzioni. Sappiamo che l’amministrazione sta valutando il periodico provvedimento di limitazione degli orari dei minimarket e forse dei pub, ma noi riteniamo che si renda ormai ineludibile anche una nuova modalità di assicurare l’ordine pubblico nei luoghi della “movida”, dispiegando forze dell’ordine in quantità adeguata e proporzionale alle presenze in ogni quadrante, superando ove necessario il metodo dei presidi fissi, con gli agenti inerti fino al verificarsi di fatti gravi, e adottando l’approccio “tolleranza zero”, dove i luoghi vengono pattugliati ed anche le più piccole infrazioni vengono segnalate e represse.
La richiesta che le facciamo è di aiutarci a portare con urgenza queste nostre richieste nelle sedi opportune, ovvero il sindaco Gualtieri ma soprattutto il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.
Ogni giorno che passa assistiamo all’intensificazione degli episodi di violenza e questo per noi è semplicemente inaccettabile.

 

Per questo le chiediamo di farci avere a strettissimo giro una sua risposta, perché in
caso di sua indisponibilità, per qualsiasi motivo, o di mancato riscontro, siamo già
risoluti ad adottare azioni di protesta anche eclatanti, non lasciando nulla di intentato
perché il problema sia messo immediatamente in agenda da tutte le istituzioni coinvolte.
Sottolineando ancora l’aspettativa di un riscontro ad horas, la salutiamo cordialmente.

 

La risposta “a stettissimo giro” della presidente Bonaccorsi è arrivata a fine giugno ed è stata del seguente tenore:

Gentilissimi

come Presidente del I Municipio, mi sto attivando con urgenza, presso le sedi opportune, a fronteggiare il fenomeno della malamovida, riguardante alcune zone del nostro Municipio.

Nei prossimi giorni ci saranno incontri con il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, insieme al nuovo Prefetto di Roma.

Il fine di questi incontri sarà quello di arginare il fenomeno e tutelare le zone che sono più soggette a un incremento di movida, e soprattutto fornire alla città gli strumenti necessari per tutelarsi.

Cordialmente

La Presidente

 

Purtroppo però non si è vista alcuna iniziativa per fronteggiare la malamovida e dopo i mesi estivi, durante i quali c’è un’attenuazione del fenomeno grazie al fatto che molti lasciano la città, i problemi si stanno ripresentando in tutta la loro gravità e con le istituzioni che semplicemente appaiono inesistenti.

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3 risposte

  1. Squadre di carabinieri a cavallo, autorizzati a disperdere gli assembramenti in ogni modo.
    Forse dopo alcuni mesi si potra’ tornare a vivere decentemente.

    1. Impossibile continuare cosi, impssibile che non ci siano forze dell’ordine a presidiare gli angoli ben noti del “rumore”. Quando ci stanno eventi sportivi importanti che coinvolgono migliaia di persone sono presenti numerose forse dell’ordine, lo stesso dovrebbe avvenire a trastevere (o altri quartieri caldi) visto il numero di persone presenti. Presidi fissi a tempo indeterminato, non si capisce perche ci siamo ridotti in questo stato di degrado

  2. Impossibile continuare cosi, impssibile che non ci siano forze dell’ordine a presidiare gli angoli ben noti del “rumore”. Quando ci stanno eventi sportivi importanti che coinvolgono migliaia di persone sono presenti numerose forse dell’ordine, lo stesso dovrebbe avvenire a trastevere (o altri quartieri caldi) visto il numero di persone presenti. Presidi fissi a tempo indeterminato, non si capisce perche ci siamo ridotti in questo stato di degrado

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Continuano i sit-in itineranti della Rete di Associazioni per una Città Vivibile per denunciare i problemi e chiedere all’amministrazione un dialogo strutturato e continuativo con i cittadini.

Dopo Campo de’ Fiori, tocca a Trastevere (il 21/11 p.v.)

Basta strage stradale a Roma (ma anche in tutta Italia)!
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