Ringrazia i suoi collaboratori più stretti Marta Leonori, quelli che l’hanno aiutata nella dura lotta del Prip e della riforma dei cartelloni. E mentre lo fa, la sua voce tradisce una profonda emozione, segno della fatica di questi due anni e mezzo ma anche della soddisfazione di aver percorso la gran parte del cammino. Ieri l’assessore uscente a Roma Produttiva ha riunito blogger, associazioni, giornalisti e cittadini per riassumere quanto fatto sulle affissioni e per dare una notizia: i piani di localizzazione, quegli strumenti che servono per applicare nel concreto il Piano Regolatore, sono stati approvati dalla giunta uscente.
Lo avevamo anticipato in un articolo alcuni giorni fa, auspicando questo passaggio delicato che potrebbe sembrare di poco conto e che invece è un’altra tappa fondamentale. La riforma è a questo punto quasi completa e chi subentrerà nella gestione della città si troverà un pacchetto confezionato che sarà più difficile smontare.
La prossima tappa, quella dei bandi per assegnare l’intero parco impianti, si avvicina. Sarà il commissario straordinario o la nuova giunta a predisporli? Al momento non lo sa nessuno, ma la speranza della Leonori è che si faccia il prima possibile e per questo passa la palla al commissario.
Ma andiamo per ordine e vediamo le novità annunciate ieri e quali saranno le prossime tappe.
PIANI DI LOCALIZZAZIONE: dopo il passaggio in giunta, adesso sarà attivato il processo di partecipazione dei cittadini e poi la fase di osservazione dai parte dei Municipi. Occorreranno circa 60 giorni in tutto, per cui ben oltre il limite di sopravvivenza della giunta Marino.
BANDI DI GARA: gli impianti sono stati divisi in lotti. Il vincitore di uno di questi lotti, quello sul bike sharing, dovrà installare circa 250 ciclostazioni e in cambio otterrà l’esclusiva su circa 8mila metri quadri di pubblicità. Gli altri lotti offriranno altri servizi o pagheranno un canone (vedi tabella qui sotto).
62MILA MQ: in base alla ultima revisione dei piani, a Roma resteranno solo 62mila metri quadrati di pubblicità, contro i 200mila dai quali si era partiti nel 2009 e i 75mila della prima versione dei piani. Dunque un taglio nettissimo che porterà ad avere impianti di qualità con sponsor di livello, veicolando la pubblicità locale verso giornali cittadini, riviste, siti internet, radio-tv locali che oggi stanno morendo di asfissia.
RIMOZIONI: la Giunta ha anche stanziato 200mila euro per le rimozioni dei cartelloni irregolari (portando il costo della rimozione di un impianto 3×2 da 217 euro a 80 euro). Probabilmente questo passaggio si poteva evitare, nell’attesa che i vincitori dei bandi si occupassero di fare piazza pulita degli abusivi, ma dato l’allungamento dei tempi, questa scelta può portare ulteriore decoro in città.
MORATORIA: torna la moratoria sulle ricollocazioni e gli spostamenti dei cartelloni.
CRITERI PER GLI IMPIANTI SPQR: è l’aspetto più delicato dei prossimi giorni. Marta Leonori si è impegnata ad approvare anche questa importante delibera. Qualcuno ricorderà che in sede di approvazione della riforma, nel luglio del 2014, si decise di assegnare una quota di cartelli già presenti sul territorio (prendendola dal parco impianti del Comune, appunto gli Spqr) alle ditte che da più anni operavano in città (cosiddette ditte del “riordino“, dal nome di una procedura che negli anni 90 tentava di mettere ordine nel settore). I criteri per questa assegnazione, però, non sono stati ancora approvati, nonostante siano stati predisposti dagli uffici già da tempo. Entro il 2 novembre dovrebbero appunto vedere la luce.
PROTOCOLLO IAP: per stabilire quali pubblicità non possano essere divulgate sul territorio perché sessiste, omofobe, lesive delle minoranze, etc, l’amministrazione ha stabilito un protocollo con l’Istituto di Autoregolamentazione Pubblicitaria.
Insomma molta carne al fuoco sui cartelloni nello scorcio della consiliatura, con un altro appuntamento fondamentale per oggi. I 20 ricorsi davanti al Tar presentati dalle ditte pubblicitarie per annullare tutto il processo che saranno discussi questa mattina dal giudice amministrativo. Le associazioni cittadine Vas, Bastacartelloni e Cittadinanzattiva si sono costituite a fianco del Campidoglio a difesa della riforma.
Trenta mesi molto intensi con un cambio radicale di scenario rispetto alla gestione Alemanno/Bordoni che va riconosciuto a Ignazio Marino e Marta Leonori. L’assessore lo ricorda con orgoglio quando cita la delibera 425/2013 che cancellò la sanatoria di 5000 impianti abusivi voluta da Alemanno; le sanzioni allo sponsor oltre che alle ditte; la difesa davanti al Tar contro i tanti attacchi strumentali delle imprese che finora ha sempre visto il Campidoglio vittorioso, segno che le delibere erano state ben concepite e costruite.
Un impianto importante che non va vanificato. Paradossalmente oggi la vigilanza torna ai cittadini. A coloro che per primi, anni fa, iniziarono a lottare per questo risultato. Ora non si deve più tanto tenere gli occhi aperti per scoprire l’ennesimo cartello irregolare, quanto difendere una buona riforma che non andrà modificata dal nuovo Sindaco, ma solo applicata.
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