A sentire l’amministrazione capitolina, Roma sarebbe uscita dall’emergenza rifiuti e con i progressivi miglioramenti attesi, inclusa la realizzazione del nuovo termovalorizzatore, il problema della gestione dei rifiuti dovrebbe arrivare ad essere definitivamente archiviato.
Una tale narrazione fa però abbastanza acqua, perché se va riconosciuto che le discariche cittadine che si creavano regolarmente presso i cassonetti, ma anche altrove, non si vedono quasi più, è evidente che si è in presenza di un equilibrio molto instabile, tale che basta un passaggio mancato o qualche conferimento straordinario per ricreare il vecchio ben noto degrado.
Le immagini che seguono, prese qualche giorno fa, mostrano due postazioni stradali, di cui la seconda con i nuovi cassonetti pubblicizzati a suo tempo dall’assessora Alfonsi, nel rione Prati.
Con ancora il ricordo delle infinite discariche cittadine, il romano medio (inclusi noi) tende a non far troppo caso a questi saltuari disservizi, ma tali “spettacoli” non sono normali e non dovrebbero essere tollerati, soprattutto considerando l’aggravio in termini di produzione rifiuti che si verificherà per il Giubileo del prossimo anno e la pessima immagine di sé che Roma, ancora una volta, darà ai tanti turisti e pellegrini.
Il problema di fondo della raccolta stradale dei rifiuti è che le postazioni non sono presidiate, per cui è praticamente impossibile proteggerle da conferimenti errati. E con il ridicolo numero degli accertatori dell’AMA, una ventina, è impraticabile pensare che le multe per erronei conferimenti possano essere un deterrente efficace.
Considerata la realtà romana, a noi continua a convincere il sistema stradale proposto dalla LILA, ovvero postazioni stradali in numero ridotto ma presidiate durante tutto il giorno da personale AMA e inaccessibili durante la notte. Con un tale sistema si chiederebbe ai cittadini di fare qualche metro in più per conferire i rifiuti, ma la città sarebbe finalmente pulita e la raccolta differenziata farebbe un balzo sia in termini quantitativi che qualitativi.
Prendendo atto che all’amministrazione attuale un tale sistema non piace, ci chiediamo però quale sarebbe l’alternativa per evitare i rifiuti in strada ma dall’assessorato all’ambiente continua a non giungere risposta.
Uno dei problemi maggiori per la gestione dei cassonetti stradali è rappresentato dalle cosiddette Utenze Non Domestiche (UND, praticamente gli esercizi commerciali) che non dovrebbero conferire i rifiuti nei cassonetti ma esporli in strada in certi orari perché siano ritirati dalle ditte a cui AMA ha dato l’appalto.
Da sempre questo tipo di raccolta non funziona, con gli esercenti che si lamentano del fatto che le ditte non passano con la dovuta regolarità, lasciando i rifiuti in strada per ore, e le ditte che accusano gli esercenti di conferire troppo spesso in maniera errata.
Questo rimpallo di responsabilità dura da anni ma l’ultimo appalto fatto da AMA per la raccolta UND avrebbe dovuto risolvere il problema. Almeno questa era l’aspettativa.
Come invece stanno andando realmente le cose lo leggiamo sulla pagina facebook di Candia2022, un gruppo di cittadini attivo nel rione Prati, dove desolatamente concludono che anche questa volta la raccolta delle UND è un totale fallimento.
Questo il post dove descrivono la situazione e di seguito l’amara conclusione alla quale arrivano:
“Questa e’ la situazione attuale … una situazione che andrà peggiorando con l’arrivo ormai prossimo del Giubileo … una situazione che non vedrà mai la luce se tutti i protagonisti citati non seguiranno le umili indicazioni di Comitati e cittadini che vivono il territorio ogni giorno e conoscono bene le criticità di tutto il quartiere. Se non vogliamo che turisti, pellegrini ma soprattutto CITTADINI ROMANI navighino da qui in poi tra i rifiuti (cosa che ormai accade da anni purtroppo!) qualcuno deve avere il coraggio di prendere decisioni drastiche e definitive senza far finta che tutto stia andando nel verso giusto: QUESTA NON E’ LA REALTÀ!!!!
Una risposta
Noi di Repod proponiamo l’utilizzo di isole ecologiche intelligenti che eseguono la raccolta differenziata automaticamente sul posto, ed incentivano i cittadini monetizzando le Materie Prime Seconde ottenute grazie ai loro rifiuti. A nostro parere anche l’ultimo cittadino preferirebbe guadagnarne invece che abbandonare abusivamente rifiuti in giro per la città. Il problema è che la TARI è troppo alta ed è in aumento. Se foste interessati ad approfondire restiamo a disposizione.
Alberto