L’immagine mostra lo stato dell’asfalto in via Prenestina, all’altezza dell’incrocio con via Collatina: il fondo è chiaramente e malamente ammalorato, così come lo sono alcuni rattoppi effettuati.
Il fatto che in una strada consolare il fondo raggiunga questi livelli di deterioramento, e chissà quanto ci vorrà per il suo rifacimento, vuol dire che la manutenzione stradale a Roma avviene ancora con il solito vecchio metodo: si stanziano i fondi, si deliberano i lavori, si fanno i bandi, le ditte eseguono i lavori.
Pensare di gestire i circa 5.500 km di strade di Roma con un tale metodo è una pia illusione, di cui però anche l’attuale amministrazione capitolina appare essere vittima.
A giugno 2022, in occasione dell’annuncio trionfale di milioni stanziati per la manutenzione di alcune strade cittadine, avevamo ricordato i problemi connessi a simili procedere, richiamando di nuovo un articolo di Federico Fubini pubblicato su Il Corriere della Sera nel maggio 2018.
Così scrivevamo:
“La verità è che più gare si fanno, più vi sono rischi di episodi di corruzione, di blocchi burocratici, di ricorsi da parte del secondo arrivato e così via. E il meccanismo si è inceppato.
Ecco che la ricetta proposta da diarioromano, da Romafaschifo e ora anche dal Corriere della Sera è quella dell’appalto europeo unico. Un gruppo, italiano o straniero, incaricato della manutenzione per 300 o 400 milioni l’anno. Sarà questo gruppo a distribuire i subappalti senza che debbano esporsi i funzionari comunali e dunque senza che possano verificarsi episodi di corruzione. Inoltre sarà interesse dell’appaltatore fare i lavori a regola d’arte, perché sarebbe a suo carico un secondo intervento sullo stesso punto.
Sembra l’uovo di Colombo eppure è una strada che non viene neanche presa in considerazione dalla giunta a 5Stelle, forse per motivi ideologici o forse per scarsa visione. In entrambi i casi una colpa grave che sta privando Roma della sua dignità di capitale e della sicurezza stradale che tutti meritiamo.
Ora la giunta a 5stelle è uno sbiadito ricordo, ma non ci sembra che l’amministrazione Gualtieri abbia neanche preso in considerazione l’idea di procedere con uno o pochi appalti per manutenere le strade.
Avrà valutato una tale opzione l’assessora ai lavori pubblici Ornella Segnalini?”
Ovviamente né l’assessora Segnalini ha mai fatto conoscere il suo parere, né il sindaco, a meno di nostri errori, ha mai affrontato la questione di introdurre a Roma un moderno sistema di gestione dei lavori stradali.
Anche in questo ambito Gualtieri sta andando in continuità rispetto a chi l’ha preceduto in Campidoglio e se bisogna riconoscere che la situazione generale delle strade di Roma è ben lungi dai periodi peggiori sperimentati durante il mandato Raggi, il fatto che l’asfalto di una consolare come la Prenestina arrivi alle condizioni mostrate dall’immagine in apertura, è un chiaro segnale che ancora non ci siamo, che anche in questo ambito Roma continua ad essere in affanno, vittima di metodi inefficaci ed inefficienti portati avanti da persone evidentemente poco capaci, inadeguate.