Più volte avevamo denunciato lo stato di degrado e pericolo del ponte ferroviario di via Ettore Fieramosca. Ad agosto 2022, con una “Foto del Giorno” avevamo messo in risalto che i ferri del cemento armato erano ormai del tutto scoperti e si paventava un rischio per la staticità della struttura.
Due anni dopo, ad agosto 2024, Ferrovie dello Stato ha avviato i lavori di risanamento che ora sono quasi terminati sotto una delle due campate e presto saranno completati del tutto. I ferri sono stati trattati e un nuovo intonaco è ora posato a regola d’arte (foto che seguono).
Non è dato sapere, invece, se è stata revisionata la fognatura e gli scarichi delle acque piovane laddove spesso si sono formate delle pozze giganti che impedivano il passaggio di auto e pedoni.
Poche novità, invece, sull’altro fronte, quello del parco adiacente il sottovia. Fu realizzato nei primi anni 2000 sempre da Ferrovie e avrebbe dovuto ospitare campi sportivi aperti alla cittadinanza del quartiere. Un’opera “a compensazione” dei disagi subiti dalla zona per gli imponenti lavori dell’Alta Velocità ferroviaria che proprio da qui fa transitare decine di treni al giorno.
Ma l’area verde non è mai stata aperta al pubblico ed è diventata una discarica e una dimora provvisoria dei senza tetto.
Nonostante la mobilitazione di alcune forze politiche e dei comitati di quartiere, solo nel 2023 – quindi 20 anni dopo la creazione del parco – l’area è stata acquisita dal Comune di Roma. RFI ha passato al Dipartimento Ambiente la gestione dei 79 ettari ma il Campidoglio non ha ancora chiaro cosa farne. Aprirli come parco pubblico oppure riattivare i campi da calcio realizzati da Ferrovie e concederli in gestione a una associazione sportiva? Non è dato sapere e probabilmente la questione resterà irrisolta ancora per anni.
La buona notizia del risanamento del Ponte Fieramosca, dunque, non risolve le criticità della zona e in particolare l’area verde abbandonata che è a rischio roghi tossici e accampamenti.