Perché il centro storico di Roma è divenuto invivibile?

Campo de' Fiori è uno dei luoghi emblematici dell'invivibilità del centro di Roma. Il punto di vista di un'abitante storica.

La desertificazione dei centri storici è un fenomeno globale che da tempo sta interessando pesantemente anche Roma. Da una dei pochi abitanti rimasti a Campo de’ Fiori riceviamo e volentieri pubblichiamo.

 

Da un po’ di tempo sui giornali stanno uscendo numerosi articoli sulla trasformazione dei Centri Storici delle città italiane o spagnole in veri e propri  “Regni” per Affitta-Camere o meglio per B&B. Ma qualcuno si è chiesto perché sta avvenendo questo strano fenomeno? Perché le Persone- Residenti nei Centri Storici lasciano le loro case che amano tanto per migrare altrove? E sono obbligati – nella maggior parte dei casi – ad affittare in B&B per far fronte all’affitto che dovranno pagare per la nuova dimora?

Quali perché mi stanno inducendo a pensare di abbandonare la mia casa tanto amata di Campo de’ Fiori  in cui vivo da una vita? Vi racconto tutti i perché della vita degli abitanti nelle 24 ore.

Perché intanto  fin dalle primissime ore del giorno ci sono rumori  immotivati e fastidiosi derivanti dal mercato che si sta costituendo?  Perché,mi chiedo, le ruote di ferro dei carrettini che trasportano frutta e verdura una volta avevano sempre un’imbottitura di gomma nella parte che gira a contatto col terreno? Che quando si consumava veniva subito sostituita..evitando il fracasso che procura il ferro quando preme sui sanpietrini? Perchè girano invece molti carrettini senza ruote ricoperte con la gomma?

Nel pomeriggio iniziano le esibizioni dei così detti “Artisti di strada”? La vera “nota dolens” per gli abitanti del Centro Storico? Sommamente di chi abita in zone tipo “Campo de’Fiori”? Le loro esibizioni avvengono sempre con l’amplificazione elettrica che è vietata dalle regole emesse dal Comune, ed i  concerti si prolungano dal pomeriggio fino a sera e a notte. Poi si aggiungono i Bar e i numerosi ristoranti che emettono musica altissima fino a notte inoltrata. Anche questa proibita. E nonostante i numerosi esposti, non cambia nulla. E vogliamo parlare del rumore assordante che fanno i macchinari per pulire quattro volte al giorno, la piazza e Via dei Giubbonari. Anni addietro la piazza veniva pulita perfettamente e silenziosamente con le pompe d’acqua.

Un altro perché. L’immondizia definita dai romani monnezza. I vicoli sono delle discariche a cielo aperto, con topi o meglio pantegane che scorrazzano ovunque. Nonostante si sia tentato di nascondere la polvere sotto il tappeto. Infatti gli androni dei palazzi anche se vincolati sono pieni di secchioni per la raccolta differenziata, spesso maleodorante e nauseabonda.

Ancora un altro perché. Non esistono più negozi di vicinanza, trasformati in gelaterie o bar,e  lo stesso mercato così detto” rionale” si è trasformato in un suk per turisti. Così, i residenti sono costretti ad andare in altri quartieri per comprare ciò di cui hanno bisogno.

Un altro perché: il pagamento per ottenere il pass ZTL per tornare in auto nelle proprie case ( Credo tra l’altro che questo balzello non sia costituzionale) . Anche perché i pochi posti per residenti sono sempre nella maggior parte occupati da automobilisti furbetti che il pass non ce l’hanno. Questo comporta non solo una enorme perdita di tempo per trovare parcheggio, ma rischia  di metterti  nella condizione di prendere  multe per non aver parcheggiato bene la propria auto.

Ultimo e più importante perché. La socializzazione che prima si svolgeva sulle piazze di Campo e Farnese sono ormai un lontano ricordo. Il mercato ora rimane aperto fino alle sei del pomeriggio domenica compresa e Piazza Farnese – isola pedonale – ora è una strada a rapido scorrimento.  Per non parlare dei bambini che prima giocavano sulla piazza di Campo de’ Fiori ed  ora sono scomparsi perché la piazza è occupata notte e giorno, tutti i giorni della settimana dal mercato e dai tavolini dei dehors.

Un vero inferno continuare a viverci. Non credete? Ma continuerò a combattere per il bene della mia città e della mia amata casa. Non avrei mai sospettato che alla mia età avrei dovuto lottare per vivere decentemente nella mia casa dal momento che non vorrei migrare altrove.

Le Amministrazioni come pensano di risolvere i problemi dell’overtourism, mettendo una tassa d’ingresso, lo trovo demenziale: è solo un modo per far cassa senza chiedersi perché succede tutto questo. Diamo la colpa ai turisti? O alla latitanza “cieca” delle amministrazioni? Nel 2010 un premio Nobel dell’economia sosteneva che bisognava guardare alla Felicità interna Lorda (FIL) anziché al PIL.

 

Lori Zaccaria

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3 risposte

  1. Da non romana amo Campo dei fiori e pz Farnese.Ma il degrado che ora imperversa e terribile.Ogni volta che vengo a Roma,3,4 volte l’anno,trova la situazione peggiorata.Purtroppo non la ricorda come il signore che ci abita,ma la ricordo durante la pandemia,scusate,ed era una goduria!

  2. Abito a Testaccio. Negli ultimi anni si sta assistendo a un’esplosione di case vacanze. Ormai quando un anziano testaccino muore, la casa viene venduta e trasformata in casa vacanze. Per non parlare degli affitti: è impossibile trovare una casa in affitto per abitarci. Si affittano solo case vacanze a turisti. Quasi ogni settimana agenzie immobiliari vengono a citofonarmi dirmi che hanno compratori interessati a comprarmi la casa per destinarla a casa vacanze. La conseguenza è che nessuna famiglia, nessuna giovane coppia può venire più a vivere a Testaccio e le scuole si svuotano. Chiudono i negozi per gli abitanti e aprono bar e ristoranti. BASTA CASA VACANZE! I turisti che vadano in albergo!

  3. Trastevere. Prima della pandemia si poteva trovare un alloggio anche a meno di 100euro. Ora i prezzi sono più che raddoppiati. Il quartiere si sta svuotando di residenti per riempirsi di affitti a breve termine. Nelle sere del fine settimana è meglio chiudersi in casa anziché passeggiare sgomitando per farsi strada. Il tasso alcolico cresce con il passare delle ore e così gli assembramenti a tarda notte si fanno più molesti. Coinvolti soprattutto i vicoli che le FFOO non presidiano.Non c’è un muro senza graffiti,portoni compresi. I ristoranti storici sono passati di mano a mangimifici con buttadentro e inspiegabili file di turisti all’esterno. Al minimo vitale l’artigianato sostituito da ristorazione fast food. Invasione di minimarket che vendono birra a cui collegare le deiezioni liquide che profumano le strade. Pur pagando per la ZTL, trovare un parcheggio è una impresa a causa delle distese dei tavolini dei bar e ristoranti che occupano gran parte degli stalli. Doveva essere un sostegno per il COVID, è diventato fonte di guadagno illimitato per i ristoratori. Agli abitanti non è dato contestare se non inutilmente lamentarsi del frastuono a notte tarda. Zone pedonali violate da tutti. Resistere ad andarsene è difficile. Le ore del mattino le uniche a restituire serenità al quartiere ma il Giubileo incombe e il quartiere è già al limite. La pulizia è migliorata e il sistema dei rifiuti con le isole di raccolta funziona meglio del porta a porta sperimentato in passato.

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Purtroppo nel “miglior cestone che si poteva realizzare” (cit.) ci si è dimenticati di prevedere uno spazio per i mozziconi.
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Hai voglia a sostituire binari e comprare tram nuovi, se poi a Roma continua a bastare un’auto in sosta d’intralcio per bloccare intere linee.
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