Nella giornata del 26 novembre, il Comitato Pendolari Roma Nord ha partecipato alla seduta della VI Commissione – Lavori Pubblici, Infrastrutture, Mobilità, Trasporti della Regione Lazio avente ad oggetto “Ferrovia Roma-Viterbo verso la chiusura” convocata dal Vice Presidente della Commissione Michela Califano e presieduta dal Presidente Cosmo Mitrano. La sessione si è focalizzata sui lavori programmati per il tratto Montebello-Morlupo, che prevedono la sospensione del servizio per interventi di ammodernamento ed efficientamento.
Tra i partecipanti all’audizione figuravano rappresentanti di Cotral (il presidente Manolo Cipolla e il direttore operativo ferrovie Giuseppe Tolomeo), di Astral Spa (l’Amministratore delegato Antonio Mallamo e il direttore Carlo Cecconi) e del Comitato Pendolari Roma Nord (Fabrizio Bonanni e Fabio Rosati). È stato inoltre annunciato un tavolo di coordinamento che monitorerà le fasi dei lavori, garantendo trasparenza e coinvolgimento delle parti interessate.
L’Amministratore Delegato di Astral ha confermato che per la tipologia dei lavori che dovranno essere effettuati lungo la ferrovia, questi non potranno essere fatti in continuità di esercizio e che, ad ogni modo, Astral sta cercando di contenere i tempi dei lavori a circa un anno nel rispetto della sicurezza. Cotral, da parte sua attraverso l’Ing. Tolomeo, ha comunicato che, nel periodo dei lavori, la tratta Morlupo-Montebello perderà le 16 corse treno oggi in esercizio e che prevedono di sostituirle con 9 bus che avranno capolinea a Morlupo e a Montebello.
Il Comitato Pendolari Roma Nord ha ricordato la criticità della stazione di Montebello che, allo stato attuale, non è in grado di assorbire un ulteriore incremento di bus senza una sua adeguata riorganizzazione. Tale riorganizzazione, che era stata già vista negli anni passati e rianalizzata lo scorso anno, per la burocrazia di Roma Capitale e per aspetti operativi che vedono coinvolta Anas, di fatto è ancora ferma. Si spera, come ha sottolineato Astral con l’Ing. Mallamo, che iniziando i lavori della ferrovia intorno a giugno 2025, nel frattempo, si riesca a risolvere anche la situazione della stazione di Montebello.
In conclusione dei lavori, l’assessore regionale alla Mobilità, Trasporti, Tutela del Territorio, Ciclo dei rifiuti, Demanio e Patrimonio, Fabrizio Ghera, ha ribadito il concetto di cercare ulteriormente di contrarre i tempi dei lavori nel rispetto della sicurezza sottolineando inoltre l’importanza di un piano di comunicazione capillare per informare i viaggiatori sui dettagli delle modifiche, limitando così i disagi. Pertanto è importante la collaborazione tra enti locali e operatori del trasporto per puntare a migliorare l’efficienza della linea, cruciale per migliaia di pendolari e viaggiatori, senza compromettere la sicurezza e riducendo al minimo i disagi.
Alla fine della seduta di Commissione, abbiamo partecipato, come auditori, alla Commissione Trasparenza della Regione Lazio, presieduta dall’on. Massimiliano Valeriani convocata per discutere sui ritardi per i nuovi convogli e sui controlli per le fidejussioni poste in garanzia. Ad essere uditi sono stati i responsabili della direzione trasporti della Regione Lazio e il Responsabile Unico del Procedimento (RUP) di Cotral sulla fornitura dei nuovi treni per le linee Roma-Lido e Roma-Civita Castellana-Viterbo.
In sede di apertura della Commissione, il presidente ha ripercorso le tappe della vicenda che risale al 2018 con i bandi per 38 nuovi treni (di cui 20 per la Roma-Lido e 18 per la Roma Viterbo). La gara veniva aggiudicata alla Titagarh Firema (unica partecipante) nel 2022. La Regione Lazio aveva versato anticipi per 56 milioni di euro, garantiti da tre fidejussioni – ha spiegato Valeriani – ed i primi due convogli avrebbero dovuto essere consegnati a gennaio 2024. Visti i ritardi cumulati nel tempo, gli uffici regionali hanno avviato le pratiche per l’escussione delle fidejussioni per inadempienza contrattuale, verificando, a questo punto, che questi documenti non sarebbero validi. Il presidente ha poi posto una serie di domande agli uffici, soprattutto per capire quali garanzie abbia la Regione Lazio sulla consegna effettiva dei convogli, anche considerando che si tratta di una società partecipata al 30 per cento dal ministero del Tesoro tramite Invitalia.
Alle domande hanno risposto il direttore regionale Trasporti Fabrizio Mazzenga e il responsabile unico del procedimento (da gennaio 2024) Giuseppe Ferraro. In sintesi, è stato ribadito che la Titagarh Firema ha giustificato i ritardi con la difficoltà nell’approvvigionamento dei materiali e l’aumento del costo delle materie prime avvenuto dopo il Covid nonchè per la situazione internazionale. Di fatto, se si pensa che gli atti di questa gara risalgono al 2018, le somme calcolate per la costruzione dei nuovi treni risultano ad oggi assolutamente fuori mercato: l’indice di riferimento FOI – è stato detto in riunione – è cresciuto nel giro di pochi anni del 16%, rendendo non più economicamente vantaggioso realizzare i treni al prezzo che era stato a suo tempo concordato. Per questa ragione la Titagarh Firema ha dovuto rinegoziare i prezzi con i fornitori, con inevitabili rallentamenti sulla catena produttiva. Ad ogni modo, nell’ultimo incontro avuto con la Titagarh Firema, questa si è impegnata a consegnare i primi due convogli (i prototipi) a febbraio del 2025.
In conclusione, l’assessore regionale alla Mobilità, Trasporti, Tutela del Territorio, Ciclo dei rifiuti, Demanio e Patrimonio, Fabrizio Ghera, ha ribadito che l’interesse della Regione è avere i treni nel più breve tempo possibile, nella massima trasparenza e nella massima chiarezza. Una revoca del contratto comporterebbe un’attesa di altri quattro anni che sinceramente non possiamo attendere.