Alla guida di uno degli uffici del Comune di Roma più delicati arriva una nuova dirigente. Monica Giampaoli prende il posto di Francesco Paciello che ha retto il settore Affissioni e Pubblicità per diversi anni. Dell’avvicendamento avevamo dato notizia lo scorso 7 settembre, ma nel frattempo la giunta uscente e poi il commissario straordinario hanno deciso di modificare le decisioni già prese. Non sarà più la dottoressa Paola Sbriccoli, infatti, a sostituire Paciello ma appunto Monica Giampaoli che proviene da altri dipartimenti capitolini, dove ha ricoperto incarichi nel settore del turismo e dell’organizzazione del lavoro.
Il dipartimento avrà una nuova configurazione: la dottoressa Giampaoli sarà la responsabile dell’Unità Organizzativa Affissioni e Pubblicità, mentre la dottoressa Sbriccoli guiderà l’intera direzione (denominata Sportelli Unici) sotto la quale opererà appunto l’Unità Affissioni e Pubblicità. Il dottor Paciello invece va a dirigere un settore diverso: sviluppo economico locale e attività produttive. Un ufficio delicato dal quale dipendono anche i mercati.
Gli interlocutori istituzionali dunque nel settore cartelloni saranno Monica Giampaoli e Paola Sbriccoli.
Da settembre ad oggi altri importanti passi avanti sono stati fatti nella riforma del settore della cartellonistica pubblicitaria. Sono state recepite le osservazioni delle sovrintendenze ai piani di localizzazione e questi ultimi sono stati pubblicati definitivamente. Sono stati approvati i criteri che verranno usati per assegnare ad alcune ditte (ed escludere altre) una quota importante di impianti Spqr. Insomma la riforma è quasi completata e ora occorre attendere l’avvio del processo di partecipazione sui piani di localizzazione (in modo che cittadini e operatori del settore possano fare delle osservazioni). Subito dopo, teoricamente, si potrà procedere ad indire i bandi di gara attraverso i quali il territorio di Roma verrà assegnato per lotti ad alcune ditte che risulteranno vincitrici.
Per chi non avesse seguito la lunga storia di questa rivoluzione possiamo riassumerla in poche righe: dal caos dei cartelloni piantanti ovunque e gestiti da centinaia di ditte, si passerà a un numero di cartelloni minore ma di maggior qualità che potranno offrire servizi alla città (bike sharing, manutenzione del verde, toilette pubbliche, etc).
La nuova dirigente si trova dunque a dover completare un lavoro che è stato fatto ormai all’80 per cento, oltre a garantire un controllo del territorio prima dell’entrata a regime della riforma. Abbiamo visto in queste ore che alcune ditte con pochi scrupoli hanno piantato qualche cartellone nella speranza di un piccolo guadagno temporaneo. L’ufficio dovrà quindi mantenere gli occhi aperti.
E’ un settore molto complesso e c’è da immaginare che la dottoressa Giampaoli all’inizio potrà incontrare alcune difficoltà oggettive. Le associazioni cittadine che da tempo si battono contro cartellone selvaggio saranno volentieri disponibili a offrire il loro apporto e il loro aiuto.