Questa storia sa tanto di presa in giro. Uno degli errori più gravi della giunta Marino che viene perpetrato dalla gestione commissariale. Parliamo della manutenzione del verde pubblico a Roma. Come tutti possono constatare non se ne fa da molto tempo tanto che i marciapiede sono invasi da erbe infestanti, le aiuole allo stato brado e gli alberi non vengono potati.
Tutto nasce dalla revoca degli appalti affidati alle cooperative che sono risultate coinvolte in Mafia Capitale. Correttamente l’amministrazione Marino decise di revocare il mandato a queste coop. Eravamo in piena estate e i giardini, le siepi, le rotonde tutto venne improvvisamente abbandonato. Una situazione emergenziale, perchè lasciare incolti ettari di verde e non sfalciare le erbacce avrebbe provocato problemi seri, come infatti è accaduto a partire dagli incendi che hanno colpito molte aree periferiche e la caduta di rami che hanno provocato incidenti.
L’assessore dell’epoca, Estella Marino, garantì che per settembre il Campidoglio avrebbe bandito nuove gare e che dunque l’estate sarebbe passata così. Si potevano dare incarichi straordinari ad altre ditte, trovare soluzioni alternative ma non si fece nulla perchè – si disse – a settembre tutto sarebbe tornato a posto. E invece nessuna nuova gara è stata bandita. A chi la sollecitava, l’assessore Marino rispondeva piccata con un’alzata di spalle. Quando ormai la situazione era fuori controllo e l’aspetto di Roma non era mai stato così trascurato, la giunta decise di intervenire con un piano straordinario, utilizzando i 300 uomini del Servizio Giardini e la protezione civile. Ma solo per le situazioni limite, dove ormai non era possibile evitare un intervento.
Nel frattempo, però, delle gare di appalto nessuna traccia!
Arriviamo a dicembre. La giunta Marino è ormai caduta e c’è adesso un commissario che dovrebbe quanto meno portare avanti la gestione ordinaria. Buon senso vorrebbe che questa fosse una priorità e che le gare venissero bandite subito, entro dicembre. E invece no! Il prefetto Gabrielli (ma poi perchè è lui che parla di queste cose?) fa sapere che prima di marzo non arriverà alcuna gara. Marzo???? Ma è possibile che si debba aspettare ancora 4 mesi solo per bandire la gara? Prima che l’appalto venga assegnato e le ditte inizino a lavorare passeranno ancora altri due o tre mesi, questo significa arrivare a giugno/luglio senza ancora una manutenzione minima.
Una follia, non si può definire in altro modo. E soprattutto senza alcuna motivazione concreta. Non si può lasciare per un anno intero che la città si trasformi in una foresta salvo poi gridare all’emergenza Giubileo o a piangere lacrime di coccodrillo quando un ramo cade e uccide qualcuno. Ci sono 300mila alberi dentro il Raccordo Anulare, molti dei quali sono giunti alla fine del loro ciclo di vita. I loro rami sono pericolanti e possono cadere da un momento all’altro. Ci sono milioni di metri quadri di verde che sarà molto costoso recuperare: tutti sanno che se lasciata per molto tempo senza cura, la natura diventa dominante e incontrollabile. E c’è poi un aspetto fondamentale di decoro che non si può trascurare.
Ma davvero non ci sarà nessun appalto fino a marzo? A noi sembra fantascienza!