Presentato ieri il piano della mobilità per il Natale a Roma. In sostanza vi sarà il solito potenziamento del trasporto pubblico e interventi minimali sugli orari della ZTL. Si tratta in pratica della riproposizione di quanto stabilito lo scorso anno ma il problema è che lo scorso anno fu introdotta una novità negli orari della ZTL: laddove fino al Natale 2013 era d’uso tenere i varchi ZTL chiusi tutti i giorni fino alle 20:00, per evitare la prevedibile invasioni di veicoli in centro storico, lo scorso anno si decise di lasciare invariato l’orario di chiusura della ZTL, ossia alle 18:00. Tale decisione venne perorata dal commercio del centro storico, che continua ad essere convinto che i loro clienti vengano in macchina a fare acquisti, ed infatti si registrarono i commenti entusiastici del Presidente di CNA Roma Città Storica.
Ci chiedemmo lo scorso anno, e torniamo a farlo quest’anno: ma il commercio del resto della città non ha nulla da dire? Non c’è nessuno che voglia prendere le parti degli operatori di tante zone commerciali del semi-centro o della periferia che ogni anno devono subire la concorrenza sleale dei colleghi del centro? Le linee del trasporto pubblico potenziate sono infatti tutte quelle che portano in centro e come di consueto viene istituita la navetta dello shopping che contribuisce a veicolare gli acquirenti verso il centro. Lasciando gli orari dei varchi immutati si contribuirà ulteriormente ad ammassare gente nelle zone commerciali centrali riducendo le possibilità di affari degli esercenti del resto della città. In pratica si contribuisce a spopolare il grosso della città decidendo di concentrare quante più persone possibile in una piccola porzione del centro storico. Che razza di modo è di gestire la città?
Inoltre viene da chiedersi: dove troveranno parcheggio tutti i veicoli che potranno liberamente accedere la ZTL alle 18 di ogni giorno? È infatti notorio che già a ZTL chiusa vi è una consistente carenza di sosta regolare sia per autoveicoli che per i ciclomotori. Lasciando l’accesso generalizzato alle 18:00 non potrà che ottenersi un numero imprecisato, ma senz’altro enorme, di soste vietate in aree pedonali, su strisce pedonali o d’intralcio al transito dei mezzi di soccorso. Al che due sono le ipotesi plausibili:
a) l’amministrazione scatena i vigili che quindi potranno fare man bassa di verbali per sosta selvaggia, con notevole beneficio per le esangui casse comunali,
b) l’amministrazione, caldamente sollecitata dal commercio del centro, dà ai vigili l’indicazione di andarci piano con le sanzioni, per non rovinare il Natale a tante famiglie romane che, come da tradizione, volevano fare acquisti in centro.
A occhio e croce noi scommetteremmo sull’ipotesi b), per cui nelle aree a maggior presenza pedonale si assisterà ad un florilegio di soste selvagge oltreché ad un transito indiscriminato di veicoli in commistione con i flussi pedonali, con tutti i rischi conseguenti. Quello che probabilmente il commissario Tronca non sa infatti è che quando la ZTL è a transito libero qualsiasi veicolo può liberamente transitare, ad esempio, a via Condotti. Questo vuol dire che tutte le domeniche fino alle 14:00 (perché, che ci si creda o meno, la ZTL del Tridente la domenica è inattiva, proprio quando vi è il maggior afflusso pedonale!?!) e tutti i giorni a partire dalle 19:00 chiunque, da qualsiasi parte del mondo venga, potrà scorrazzare a piacimento nell’enorme flusso pedonale che caratterizza via Condotti. Dobbiamo descriverli noi i rischi che si corrono in tali ipotesi, anche considerando le nuove minacce terroristiche, o sono sufficientemente chiari a tutti, meno che all’amministrazione?
La responsabilità di questo piano della mobilità è tutta del commissario Tronca, che ha voluto mantenere a sé le competenze su trasporti e mobilità, ed a noi sembra proprio che anche in questo caso non si sia fatto un buon servizio alla città.
Il commissario non dovrebbe avere interessi di lobby da tener presente, operando egli al di fuori di logiche partitiche. Per cui l’aspettativa è che faccia solo gli interessi della popolazione e della città. E nel caso della mobilità natalizia l’unica cosa saggia da fare è incentivare il trasporto pubblico liberando il più possibile le strade da quello privato, per evitare soste d’intralcio e pericolose e per aumentare la velocità commerciale del trasporto pubblico. Perché il commissario non ha fatto questa cosa facile facile? C’è forse qualcuno che gli suggerisce le cose da fare e soprattutto quelle da non fare, per non scontentare gli amici che poi saranno utili alle prossime elezioni?
Come al solito a pensar male …