La scorsa settimana ci siamo rallegrati per lo spostamento del camion bar che per anni ha occupato il bel mezzo del belvedere del Circo Massimo. Parrebbe sia bastata una diffida inviata dal dipartimento responsabile del commercio ambulante, ora diretto dal dott. Francesco Paciello, per convincere il camion bar a posizionarsi sulla carreggiata, e quindi non più sul brecciolino del belvedere, e da un lato.
Quando andammo a visionare la nuova sistemazione trovammo il belvedere del tutto sgombro e così lo immortalammo.
Purtroppo ci siamo ricapitati questi giorni ed abbiamo dovuto prendere atto che la bancarella dell’urtista continua a posizionarsi al centro del belvedere, in una posizione che più invadente non potrebbe essere.
Peraltro tale bancarella durante l’allestimento e lo smontaggio viene affiancata dal solito furgone che, come mostrano le foto, non si fa scrupoli a salire sul marciapiede che in quel tratto è a brecciolino, come il resto del belvedere.
È questa l’ennesima dimostrazione che i titolari di questi banchi non hanno alcun rispetto per i luoghi che quotidianamente gli permettono di fare lauti affari. Non si rendono infatti conto che posizionare al centro dello scenario il loro squallido banco squalifica lo scenario stesso; così come non si rendono conto che a forza di passarci sopra con il loro furgone, il brecciolino del marciapiede finirà per sparire di nuovo. Evidentemente a loro basta un bel “ecchissenefrega” per continuare a fare il loro comodo.
Quello però di cui non possono stupirsi è di quanto la stragrande maggioranza dei romani ormai odi le loro attività (e non pensiamo di esagerare a parlare di vero e proprio odio), avendo capito che esse generano solo grandi vantaggi per i titolari e degrado per la collettività. E che la si finisca di accampare pregiudizi razziali, che non c’entrano niente. Qui si tratta solo della prepotenza ed arroganza di pochi che pensano di poter fare carne di porco di alcuni dei luoghi più preziosi di Roma.
Comincino loro a dimostrare più rispetto e vedranno come si smorzeranno gli attacchi che sempre più numerosi gli vengono mossi.
Dall’altra parte speriamo che gli uffici preposti alla gestione di queste postazioni comincino a dare segno di sé imponendo ai gestori di posizionare i banchi in modo da non pregiudicare il godimento delle visuali. A volte basta una semplice comunicazione da parte dell’ufficio, ci vuole solo qualcuno che abbia la sensibilità e l’interesse giusti per prendere l’iniziativa.
Una risposta
Comunque stiamo sempre lì, andrebbe sanzionata dai vigili urbani e per una scelta singola pagano tutti ! Poi arrivano i giornalisti con poca deontologìa (ammesso che l’abbiano) e s’inventano servizi nei tg o addirittura ordinanze ! Tanto non esistono sanzioni per nessuno….