Da un po’ di tempo (settimane? mesi?) è spuntato in largo delle Stimmate, in prossimità di Corso Vittorio Emanuele II, un carretto marrone, completamente chiuso ed assicurato con una catena alla palina orologio.
C’è da scommetterci che sia l’ennesimo magazzino di qualche postazione ambulante che staziona nell’area, vista anche la somiglianza con un altro carretto che ci venne segnalato lo scorso ottobre a largo degli Schiavoni, vicino piazza Augusto Imperatore:
Che in generale qualcuno possa piantare il suo magazzino sul suolo pubblico con la ragionevole certezza che nessuno gli dirà nulla fa parte delle specificità (negative) di Roma.
La cosa però risulta particolarmente grave in un periodo come questo in cui, ad esempio, sono stati fatti sparire tutti i cestoni dei rifiuti in ghisa, sostituiti da trespoli con le buste trasparenti a vista, per evitare il rischio di esplosivi nascosti.
Possibile che le autorità non si rendano conto che carretti del genere potrebbero contenere qualsiasi cosa, piccola atomica inclusa, e che quindi non dovrebbero essere tollerati da nessuna parte?
E non solo questa roba risulta del tutto invisibile ai vigili, ma anche quando gli viene segnalata non c’è mai modo che sia rimossa o fatta rimuovere. Il carretto di largo degli Schiavoni è stato infatti denunciato tramite IoSegnalo il 1 novembre, a seguito della segnalazione da noi ricevuta. Ebbene quel cancro è ancora lì, con tanto di numero di cellulare del gestore “per informazioni”.