Collatina: interrano rifiuti pericolosi e i vigili non intervengono

capannone collatina bruciato

 

Fa venire i brividi questa storia raccontata dal Comitato Tor Sapienza. Siamo nell’ex campo rom di via Collatina 391, quello bruciato per giorni a metà gennaio. Un capannone era stato riempito di rifiuti e qualcuno gli aveva dato fuoco. Le fiamme, domate solo dopo un lungo intervento dei pompieri, hanno provocato un fumo nero e acre che ha impestato la zona di Roma est.

Ma ecco cosa accade due giorni fa. L’area intorno al capannone è ancora piena di rifiuti tossici e pericolosi. Alcuni abitanti vedono arrivare un grosso camion e un escavatore e sono convinti che i mezzi siano lì per portare via i rifiuti avanzati. Ma la realtà è come sempre assai peggiore di ogni immaginazione: i rifiuti vengono prima interrati e poi il camion li ricopre con grandi quantità di terra. Insomma un’operazione in pieno stile terra dei fuochi.

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Allarmati, i cittadini chiamano i vigili urbani e qui arriva il secondo colpo di scena: dopo 4 minuti esatti dalla chiamata, il camion e l’escavatore smettono di lavorare e vanno via. Nessuna pattuglia della polizia municipale è intervenuta. Per cui l’allontanamento di questi uomini è quanto meno sospetto.

Tutta la scena è stata filmata. Il video è lungo proprio per riprendere tutte le fasi salienti dell’interramento e della fuga, senza tagli.

Il comitato Tor Sapienza invierà il filmato e le fotografie alla magistratura, mettendo a disposizione i nomi delle persone che hanno assistito alla scena dalle finestre delle loro case. Ecco l’esposto che hanno presentato e che ci auguriamo possa far svegliare le istituzioni su uno dei più gravi scandali ambientali di questi ultimi anni.


 

26 Gennaio 2016. Ex Campo Rom Via Collatina 391 fronte Bricofer. Gravissimo episodio di sversamento e di “tentato intombamento” …

nella località evidenziata in oggetto, dove da circa 18 mesi stazionava un Campo rom, andato in fiamme  in data 8 agosto 2015 e poi in data 11 gennaio 2016, con distruzione totale del capannone stracolmo di rifiuti, attualmente a rischio crollo causa strutture di cemento collassate dalle alte temperature delle fiamme protratte per oltre 10 giorni alimentate dalla gran massa di rifiuti stipati all’ interno e emissione di esalazioni inquinanti nell’intero quadrante,
Nella giornata di ieri, numerosi Residenti hanno notato una Ditta a cui il furgone ritratto fa riferimento, radunare i rifiuti presenti nell’area creando un unico grande mucchio.
Nel più assoluto stupore i rifiuti non sono stati caricati sul cassone del Camion ma si è proceduto a scavare una fossa per procedere all’ intombamento dei rifiuti stessi.
 
Abbiamo proceduto all’immediato avviso del locale Comando della Polizia  Municipale e “stranamente” nessuna pattuglia è intervenuta in loco e al contempo dopo 4 minuti ( dico 4 minuti) dalla telefonata effettuata al locale Comando della Municipale, la ditta ha interrotto i lavori – non ha portato via alcun rifiuto- e ha abbandonato l’intera area di cantiere.
 
A tal proposito alleghiamo alla presente un filmato, che azzera sul nascere ogni diversa ricostruzione da quella sopra descritta, che inoltreremo a breve alla Procura della Repubblica per gli opportuni provvedimenti del caso
Al fine di poter circostanziare la denuncia in preparazione con notizie complete richiediamo:
-gli estremi dell’Autorizzazione e /o della Ordinanza emessa al fine di procedere alla rimozione di rifiuti e conseguente bonifica dell’area, pienamente urbanizzata con presenza di numerose abitazioni private ed interi edifici in zona;
-la verifica se tra le modalità di rimozione e smaltimento consentite è presente la modalità dell’ intombamento, con la formazione di una discarica abusiva che poi nessuno avrebbe più provveduto a spostare e rimuovere con gravissimo rischio di infiltrazione e inquinamento delle falde acquifere sottostanti;
– l’identificazione della Ditta responsabile di tale gravissimo episodio criminale degno della peggiore “Terra dei Fuochi” con specifica se tale Ditta risulta incaricata dal soggetto Titolare del Capannone distrutto dalle fiamme o dalle Autorità Prefettizie, Comunali e Municipali intervenuto in massa – in loco- durante i giorni del protratto rogo.
Nella speranza che le prove fornite vengano utilizzate per l’immediato avvio di un indagine completa e rapidissima -speriamo “orfana” pertanto priva di “figli e figliasti”- e nell’attesa che vengano fornito riscontro alla presente al fine di poter consentire la presentazione di una circostanziata denuncia – a ns cura- alle competenti Autorità e alla Procura della Repubblica si rimane in attesa di un cortese cenno di riscontro.

Giuseppe Giorgioli – Cdq Tor Sapienza

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eof/

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