In relazione a “sosta selvaggia” a p. Istria, vorrei aggiungere che in tutto il quartiere e in tutta Roma è così, ma non se ne viene fuori se non si prevedono parcheggi per la lunga sosta fuori dalle strade commerciali e di scorrimento. Se gli spazi davanti a banche, uffici, scuole, negozi sono occupati per settimane intere dalle auto dei residenti, anche seconda o terza ogni famiglia, chi deve usufruire di 20 minuti di sosta non può che lasciarla in seconda fila, con inevitabili ripercussioni. La proposta è quella di reperire spazi ora sottoutilizzati (ad esempio, invece di orti urbani sulla vecchia tangenziale) in ogni quartiere per la sosta a lungo termine, lasciando gli spazi blu a chi deve utilizzarli per poco tempo, nonché ai furgoni per lo scarico. Avere meno auto lungo i marciapiedi favorirebbe anche una pulizia meccanizzata più efficiente; in alternativa occorrerebbe proibire l’acquisto di un auto ( o almeno della seconda) a chi non ha uno spazio privato come avviene in altre città (Tokio, Londra).
Gianfranco Colombi