Leggiamo la notizia ANSA che informa dell’intenzione del PD di ricandidare 9 o 10 dei consiglieri della passata legislatura e capiamo che forse a Orfini e compagnia non hanno ancora chiaro come stanno le cose.
Avete messo uno come Giachetti, col suo passato specchiato ed una sua certa indipendenza (benché sempre indicato da Renzi ed a lui vicino) ribadita con la dichiarazione di andare a votare al prossimo referendum, e così vi siete dati una possibilità. Ma se pensate che questo basti per rifilare ai cittadini romani le stesse persone che per far cadere l’amministrazione da loro stessi sotenuta hanno rifiutato di presentarsi in aula Giulio Cesare a spiegare le proprie ragioni, preferendo infilarsi alla chetichella in uno studio notarile, allora non avete capito nulla.
A prescindere dal valore, dal passato e dalle iniziative intraprese da quei consiglieri, agli occhi dei cittadini romani essi hanno mancato ai loro obblighi di responsabilità, eludendo un dibattito pubblico in cui illustrare le ragioni, pur legittime, per cui ritenevano conclusa l’esperienza Marino.
Ci vediamo quindi costretti a ribadire quanto già scrivemmo a fine gennaio: se Giachetti vuole veramente tagliare i ponti col passato, che è Mafia Capitale ma anche il modo furbesco e politicamente truffaldino con cui è stata fatta cadere la Giunta Marino, deve pretendere dal partito che chi ha mancato di rispetto ai cittadini romani non venga ripresentato alle prossime elezioni amministrative.
Noi siamo fermamente convinti di questa posizione e siamo sicuri che sulla stessa stiano la gran parte dei cittadini romani che ancora potrebbero considerare (duro a pensarlo) di sostenere un candidato di centrosinistra.
È vero che tutta l’offerta politica per le prossime elezioni è desolante, anche laddove qualcuno aveva posto qualche speranza, ma piuttosto che accettare lo schiaffo di vedersi imposti di nuovo certi nomi dal PD siamo sicuri che in moltissimi vorranno scegliere una sana astensione.