Da un tweet del Comandante Clemente veniamo a sapere dell’ennesimo tassista pizzicato a truffare i propri clienti.
In questo caso si tratta di una coppia di cittadini turchi che per un tragitto dal Colosseo a piazza di Spagna ho dovuto pagare 45 euro. Secondo quanto dichiarato dalla coppia, il tassista non ha acceso il tassametro ed all’arrivo ha chiesto 25 euro. Ricevuto in pagamento una banconota da 20 ed una da cinque, l’autista avrebbe rapidamente sostituito quella da 20 con un’altra da cinque (le due banconote sono di colore molto simile) pretendendo dalla coppia ulteriori 15 euro.
La denuncia della coppia e le indagini che sono seguite hanno portato all’individuazione del tassista che è risultato recidivo, avendo commesso in passato truffe simili. Dalle notizie di stampa si apprende che i vigili hanno fatto apposita comunicazione al Dipartimanto di Mobilità che valuterà eventuali provvedimenti disciplinari.
Orbene noi ci chiediamo: possibile che un tassista pescato a truffare i propri clienti sia libero di tornare a delinquere, mentendo a rischi l’incolumità dei cittadini e distruggendo la già non brillante reputazione di tutta la categoria dei tassisti?
Possibile inoltre che tutti gli altri tassisti non abbiano nulla da dire di fronte a casi di così eclatante e ripetuta truffa? Non capiscono costoro che per uno che fa furbate del genere ci va di mezzo l’intera categoria che viene marchiata come truffaldina ed inaffidabile?
È chiedere troppo che questa volta siano i rappresentanti dei tassisti a chiedere che al responsabile della truffa, una volta accertata la sua responsabilità, venga ritirata la licenza?
Perché delle due l’una: o la gran stragrande maggioranza dei tassisti sono degli onesti lavoratori che quindi ci tengono alla reputazione della categoria e hanno tutto l’interesse che le eventuali poche mele marce vengano isolate ed espulse, oppure è la gran parte degli autisti ad aver fatto dei piccoli raggiri il loro modus operandi e quindi sono gli operatori onesti ad essere la minoranza silenziosa.
Possiamo sentire dai rappresentanti di categoria delle parole chiare in occasione di questo ennesimo brutto episodio di truffa ai danni di turisti?