Dello stravolgimento del commercio nel centro storico, ma non solo, ce ne siamo occupati più volte, dando anche conto dei tentativi che in altre città stanno facendo per affrontare lo stesso problema e prendendo atto che i vertici dell’istituzione più di prossimità, il Municipio I, non appaiono interessati alla cosa, avendo assistito inermi all’apparire e all’esplodere del fenomeno ed anzi boicottando chi cerca di governarlo.
L’unica iniziativa che era stata intrapresa in Commissione Commercio del Comune per cercare di porre un freno a questa invasione si era arenata a causa della caduta dell’amministrazione Marino.
Il Commissario Tronca recentemente ha deciso di dare in qualche modo seguito a quell’iniziativa predisponendo però un testo molto più blando che addirittura in alcuni punti riduce le tutele per i negozi storici. Nelle settimane scorse il provvedimento è stato inviato ai Municipi per l’espressione del parere ed alcuni consiglieri municipali, con in testa la solita e spesso unica Nathalie Naim, vi hanno lavorato predisponendo una serie di osservazioni per migliorarne l’efficacia.
La notizia oggi è che il Consiglio del Municipio I, così come quelli del Municipio II e Municipio XV, tutti in qualche modo interessati al problema, hanno approvato sul filo di lana (sono tutti decaduti ieri, a 40 giorni dalle elezioni) un parere positivo al testo del Commissario corredato però da una serie di osservazioni, uguali per tutti e tre i Municipi.
Sta ora al Commissario Tronca prendere atto del comune sentire dei rappresentanti dei cittadini, inserire le richieste di modifica nel testo originario e promulgare con urgenza il provvedimento, in virtù dei poteri sostitutivi che ha.
Considerato che in concomitanza del lavoro alla luce del sole svolto dai consiglieri e consigli dei municipi vi è senz’altro una spinta a frenare questa iniziativa, di cui le dichiarazioni dell’ex assessore Pescetelli che abbiamo riportato stamattina saranno solo la punta dell’iceberg, vediamo di chiarire qualche fondamento di democrazia, che forse qualcuno era assente a lezione quando lo spiegavano.
I Consigli Municipali hanno il compito di fornire al governo del Municipio gli indirizzi politici a cui l’azione amministrativa deve uniformarsi. Se quindi i consigli di ben tre Municipi hanno deliberato la massima tutela per artigiani veri e botteghe storiche, senza deroghe, e lo stop alle attività food and drink in tutti i rioni storici, allargando le aree inibite laddove la delibera Tronca prevede solo una manciata di vie, è questo l’orientamento a cui il Commissario dovrebbe dar retta. In tale contesto è chiaro che il parere di un ex assessore di Municipio ha un valore pari più o meno a quello dell’uomo di strada, legittimo ma del tutto ininfluente.
Sicuri che invece il Commissario Tronca abbia ben presente i corretti ambiti di rappresentanza, ci uniamo alle tante associazioni e cittadini che sappiamo si stanno mobilitando per sollecitare il Commissario affinché approvi senza indugio le norme di tutela così come sono state proposte da tutti i municipi interessati.
È oltre un anno che l’invasione di un certo commercio deteriore ha assunto i caratteri dell’emergenza ed aspettare che possa occuparsene il nuovo governo che uscirà dalle urne a giugno vorrebbe dire abbandonare definitivamente al degrado intere porzioni di città, spesso le più preziose e delicate.
Il Commissario Tronca ha la possibilità di mettere un freno a tutto ciò. Che lo faccia subito, contribuendo a salvare il poco rimasto e lasciare un ricordo positivo della sua esperienza a Roma.