La pulizia voluta da Giachetti fa fuori la Naim!?!

Dopo aver preso atto dell’indecente lista del PD per il Comune e della pletora di liste a sostegno di Giachetti (con le resurrezioni dell’Italia dei Valori e dei Verdi) in molti attendevano con interesse le liste per i Municipi.

 

NathalieNaim

 

Vi era in particolare una cosa che ci interessava particolarmente, vale a dire dove avrebbe trovato posto la consigliera uscente del Municipio I Nathalie Naim. Ci siamo infatti occupati più volte di lei, segnalandola come esempio raro, quasi unico, di eletta che dimostra passione per il suo incarico e tenacia nel combattere tutte le forme di degrado.

È in gran parte per merito suo se a luglio dello scorso anno si riuscirono a spostare molte bancarelle dall’area archeologica centrale e dal Tridente, la qual cosa costò a lei e all’ex sindaco Marino una denuncia da parte dei bancarellari.

Ebbene nella giornata di ieri è apparso chiaro che la Naim non avrebbe trovato posto nello schieramento in cui si era presentata alle scorse elezioni. Dopo infatti che il PD si è rifiutato di inserirla nella propria lista, l’aspettativa era che Giachetti non avrebbe mancato di cogliere l’opportunità di avere una candidata appassionata e professionale come la Naim. Ma invece è successo che alla possibile candidata è stato trovato un contenzioso con la giustizia ed avendo Giachetti deciso di avere le liste totalmente pulite ciò ha costituito motivo di esclusione per la Naim. La cosa assurda è che il problema della Naim con la giustizia deriva da una querela per diffamazione che ha ricevuto da alcuni concessionari delle banchine del Tevere, quando approfondì le modalità a dir poco opache con cui venivano dati in concessione gli argini del Tevere nel periodo estivo. Come suo stile, la Naim al tempo si studiò a fondo la questione e la squadernò con un articolo sul Corriere della Sera. La cosa non andò giù ad alcuni titolari delle concessioni sul Tevere che quindi querelarono sia la Naim che l’allora direttore del Corriere Ferruccio De Bortoli.

Ebbene per una cosa del genere, ossia per aver voluto approfondire l’ennesima pratica opaca che caratterizza la gestione del patrimonio pubblico, all’ex consigliera viene preclusa la possibilità di continuare a dare il suo contributo alla lotta al degrado di Roma.

L’impressione di molti è che questo fatto di essere indagata sia una scusa per togliere di mezzo una persona che ha dimostrato di essere totalmente indipendente e capace di contrastare anche il proprio schieramento politico quando esso va contro la legge o le esigenze generali dei cittadini.

Per la città questo è un segnale devastante, giacché dimostra che è sufficiente una semplice querela per diffamazione per ridurre al silenzio una delle poche voci attive nella lotta al degrado ed al malcostume.

Per quanto riguarda Giachetti invece, l’esclusione della Naim dimostra che al di là del candidato sindaco, quello schieramento continua a seguire le stesse logiche che hanno fatto nascere e prosperare Mafia Capitale, con il potere politico messo a disposizione di interessi di parte e tutte le voci critiche ed indipendenti depotenziate in vario modo.

L’unico elemento di speranza di questa storia è la disponibilità che i Radicali Italiani hanno subito offerto alla Naim di candidarla nella loro lista al Municipio I. Non è ancora chiaro se i Radicali presenteranno la loro lista a sostegno della candidata presidente Alfonsi o con un loro candidato presidente. Noi preferiremmo senz’altro la seconda ipotesi, non essendoci ancora rassegnati a vedere rielette le stesse persone che per quasi tre anni hanno continuato ad accompagnare il centro storico di Roma verso il baratro.

 

AGGIORNAMENTO DELLE 11:20

Abbiamo trovato un post sul facebook odierno di un certo Gianni Marsili che ci pare estremamente attinente al tema che stiamo affrontando. Questo Gianni Marsili dovtrebbe essere uno dei concessionari delle banchine del Tevere, oggetto quindi degli approfondimenti su come tali concessioni siano gestite dalla Regione Lazio.

 

Marsili1

 

Riportiamo di seguito le sue frasi nel caso non si leggessero bene sull’immagine.

Vengo a conoscenza con grande piacere che nella lista civica di Giachetti non hanno trovato accesso persone RINVIATE a GIUDIZIO questo é un segnale forte e chiaro che Roma ed i suoi cittadini aspettavano da tempo.
Largo ai giusti e alle persone di buona volontà.

Intanto eliminiamo dalle liste quelli che si sono resi rei” (grassetto nostro).

 

Stante che sul proprio facebook chiunque può scrivere le sciocchezze che vuole (perché scrivere “intanto eliminiamo dalle liste quelli che si sono resi rei” è innegabilmente una sciocchezza colossale), ci chiediamo se Giachetti si rende conto che il suo comportamento vagamente giacobino va a favore di personaggi del genere ed a discapito di chi nell’esercizio del proprio mandato politico va alla ricerca, spesso ahinoi fruttuosa, di intrallazzatori e faccendieri che da decenni fanno affari ai danni della città e della generalità dei cittadini.

E dire che Giachetti dovette viverla da vicino la storia di Enzo Tortora, dove un certo giustizialismo uccise lo stato di diritto, oltre che un granduomo.

 

Cogliamo l’occasione per preannunciare che cercheremo di fare anche noi un approfondimento sulla storia delle concessioni delle banchine del Tevere, così come su altri argomenti che attengono alla Regione Lazio. Abbiamo sempre più il sospetto che se mai dovessero iniziare a scoprirsi certi altarini in Regione, le storie di Mafia Capitale apparirebbero risibili.

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7 risposte

  1. Fermo resstando che il complottismo non porti mai a nulla di buono e non volendo giudicare l’attività della signora Naim e neanche i titoloni del giornale che fu in prima linea nella campagna contro Marino. Mi domando chi c’è dietro ? dava fastidio alle “lobby” come dicono i giornali ? Nel passaggio finale del post comprare il nome della Alfonsi….è solo un caso ?

    1. fonti ben informate raccontano che la candidata presidente abbia detto: o me o la Naim!

      chissà se è vero ma a giudicare dai tempestosi rapporti tra le due durante la legsislatura la cosa appare del tutto verosimile

  2. datemi qualche giorno di tempo e poi sulla questione dell’uso delle banchine del Tevere vi metto a disposizione tutto quanto è necessario.
    Nel frattempo posso dire che è necessario il parere PREVENTIVO E VINCOLANTE dell’Autorità di Bacino e che di tale parere non trovo traccia da nessuna parte nelle concessioni/autorizzazioni rilasciate negli anni scorsi.
    Sento odor di zolfo….

  3. Ior il punto è che le banchine del tevere sono semplicemente un pretesto . Hai letto l’intervento di Adriano ? Hai dei dubbi al riguardo ?
    Poi bisognerebbe chiedersi perchè la stampa non può parlare dei rapporti tra politici municipali ! Ha ancora senso leggere i giornali ?

  4. fix, la “favoletta” dell’inimicizia personale non me la bevo.
    Il problema sono proprio le concessioni sul Tevere, le occupazioni di suolo pubblico, il regime delle autorizzazioni per i chioschi e le bancarelle; questioni molti simili alle concessioni di Ostia…..
    La Naim ha un caratteraccio, senza dubbio, ed anche a me sta cordialmente antipatica.
    Però il suo lavoro di consigliera lo ha fatto con scrupolo, onestà e dedizione, e se un minimo di argine al degrado del centro storico è stato realizzato, è anche merito della Naim.
    Per questo motivo è invisa alle varie clientele e lobby del settore del commercio che da tre amministrazioni (cfr altro articolo sul centro storico di questo blog) eleggono il Consiglio ed il Presidente del I Municipio.
    E che hanno colto l’occasione, il pretesto, chiamalo come vuoi, per “segare” la candidatura della Naim.
    Il “piatto” del commercio nel centro storico è ricchissimo, ed ogni “rompiscatole” che può causare nocumento a quegli interessi va eliminato, con la benedizione del PD romano per connotare il quale ormai gli aggettivi negativi sono terminati da un pezzo…

  5. Le chiavi di lettura possono essere molteplici , alcune creative, altre meno . Personalmente vedo la Alfonsi come una donna intelligente che riesce sempre ad evitare i problemi !

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