Lo strumento per evitare tutto questo c’è ed è stato approvato nel luglio del 2014: si chiama Prip, Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari, fortemente voluto dalle associazioni cittadine e portato avanti con tenacia dall’assessore dell’epoca alle Attività Produttive, Marta Leonori.
Ebbene questo Piano attende ancora, a distanza di quasi 4 anni, di essere applicato. Da allora, pochi passi avanti furono compiuti sotto la gestione del Commissario Tronca e quasi niente è stato fatto durante l’amministrazione Raggi. E dunque non ci si deve stupire se da alcuni mesi, anche alla nostra redazione, sono arrivate diverse segnalazioni di cartelloni abusivi. Alcune ditte senza scrupoli – vista l’inerzia del Campidoglio – hanno ripreso a fare il comodo loro sul territorio. Il Circolo di Roma di Vas (Verdi Ambiente e Società) ha presentato una dettagliata denuncia su ben 52 impianti installati ad Ostia tra la fine del 2016 e i primi mesi del 2017. Sono tutti abusivi, senza autorizzazione alcuna e soprattutto le ditte proprietarie dei cartelloni non sono iscritte alla Banca Dati Comunale e dunque non possono operare. Per farla breve: abusivi i cartelloni, abusive le ditte.
Vediamo alcuni di questi impianti, posizionati sugli spartitraffico o sui marciapiedi di via Cristoforo Colombo, via Macchia di Saponara, via Umberto Giordano, via Prassilla, via Mar dei Sargassi, via Isole di Capo Verde. Per l’elenco completo cliccare qui
Le ditte che hanno montato questi impianti si chiamano Visual (che ne ha 19), Pubblicità Roma (con ben 28 impianti irregolari) e Pec (con solo – si fa per dire – 5). Interrogati sulla situazione, all’Ufficio Affissioni hanno risposto che tutti i cartelli sono stati sanzionati e che verranno rimossi nel corso del 2018. Ma la risposta non soddisfa per diversi motivi. In primo luogo la sanzione resta troppo spesso sulla carta: queste ditte nascono come funghi e scompaiono con altrettanta rapidità, essendo intestate a prestanome e con sedi fittizie. In secondo luogo il Campidoglio perde denari molto sostanziosi dato che la contravvenzione va da 422 a 1.697 euro, oppure in altri casi da 1.389 a 13.890 euro in solido con il pubblicizzato. Proprio il pubblicizzato è di facile reperibilità e dunque sarebbe interessante capire se realmente l’Ufficio Affissioni lo ha perseguito.
In terzo luogo questi cartelli sono sul territorio da oltre due anni e in questo periodo hanno sfruttato illegalmente la loro posizione, incassando denaro illecitamente e facendo concorrenza sleale alle ditte serie che invece pagano gli oneri. Ecco perché era stato previsto l’oscuramento dei cartelloni illegali: un bel telo nero che ne avrebbe impedito la visuale e dunque avrebbe levato ogni voglia ai furbacchioni.
Ma non basta: se si fossero già fatti i bandi previsti nel Prip e nel nuovo Regolamento, si sarebbe assegnato alla ditta vincitrice della gara, l’incarico di rimuovere gli impianti irregolari, a costo zero per il comune. Ecco che spendere denaro pubblico nel corso del 2018 per bonificare la zona di Ostia è veramente una beffa per i cittadini.
Il M5S che votò a favore di questa riforma, una volta salito al governo della città, se ne è quasi dimenticato. I risultati sono questi: è ripresa l’installazione abusiva, il Campidoglio non incassa quanto dovrebbe e Roma è ancora priva di quei servizi (bike sharing, toilette, manutenzione del verde) che i cartelloni pagano in tutto il mondo.
Uno scandalo quello dei cartelloni pubblicitari che a Roma toccò vette incredibili, provocando addirittura la morte di 2 motociclisti e il ferimento di decine di automobilisti: questi impianti, infatti, erano installati in luoghi pericolosi e provocavano incidenti gravissimi. Dal 2014 la situazione era leggermente migliorata, ma in questi mesi stiamo assistendo ad una nuova ondata di abusivismo. Segno che la città è fuori controllo o peggio che l’amministrazione chiude un occhio!
2 risposte
La “pubblicità Roma srl” ha installato oltre 10 cartelloni nel mio quartiere. Denunciati da me oltre 10 mesi da, sono ancora tutti lì, non oscurati né tantomeno rimossi. Continua dunque la barzelletta romana sui cartelloni.
Ex Assessore Marta Leonori
Dai Romani onesti i massimi onori
Dimezzato lo scempio dei cartelloni
Elaborato PRIP regolamento virtuoso
Coraggioso strumento di lotta al mafioso
Dimenticato e insabbiato dal Mò Vi Mento omertoso
In cerca di consensi e col becerume misericordioso.