Passati circa due mesi dall’odiosa aggressione che un anziano automobilista subì da parte di un tassista in piazza Barberini, siamo tornati sul luogo per vedere se la situazione è cambiata. Come qualcuno ricorderà infatti, noi ricostruimmo l’episodio individuando come causa scatenante il fatto che i tassisti usano occupare ogni spazio disponibile su un lato della piazza, ben oltre quello che la segnaletica gli assegna. Nel caso specifico, l’anziano signore doveva recarsi in farmacia e, avendo trovato lo spazio riservato alla sosta per acquisto medicinali occupato dai taxi, si era fermato su uno spazio libero della fermata taxi. Ciò aveva scatenato la violenta reazione di un tassista che arrivò a malmenare il poveruomo.
Ieri di primo mattino siamo passati in piazza Barberini ed abbiamo trovato lo spazio antistante la farmacia come mostra la foto.
Come si può apprezzare dal dettaglio della foto che segue, i taxi occupano completamente sia l’area di carico e scarico merci che quella riservata alla sosta per acquisto di farmaci urgenti, arrivando anche a sostare nel bel mezzo della carreggiata.
Non che ci fossimo fatti illusioni sulla possibilità che l’incredibile aggressione degli inizi di aprile avrebbe attirato l’attenzione delle forze di polizia almeno in questo luogo specifico, peraltro così centrale che verrà percorso da decine di pattuglie durante il giorno. Ma è davvero sconfortante dover prendere atto che a Roma appare tutto immutabile e quando qualcosa cambia, inevitabilmente lo fa in peggio.
Ci voleva tanto perché la PLRC emanasse un ordine di servizio, ribadendolo quotidianamente, per cui ai taxi a piazza Barberini non è consentito sostare al di fuori dello spazio a loro riservato?
Alla prossima aggressione o rissa in piazza Barberini per lo stesso futile motivo, la responsabilità dovremo purtroppo darla al Comandante Clemente i cui ripetuti sforzi, di cui siamo stati personali testimoni in più occasioni, non stanno evidentemente modificando di una virgola la situazione. Forse comincia ad essere il caso di prenderne atto.