Ecco il logo della recentissima associazione di volontari che ha pure aperto una pagina Facebook. Tutti residenti nell’area compresa tra via Pietro Mascagni e viale Somalia, dicono basta al degrado della zona e soprattutto all’abbandono del giardino lineare che corre per un chilometro lungo la via.
Non si tratta della solita protesta di cittadini annoiati ma di una vera presa in carico del problema. Dato che il Servizio Giardini latita e il parco è in completo abbandono, i volontari si sono rimboccati le maniche e hanno iniziato a pulire, sfalciare l’erba, risistemare le panchine scassate, costruire cestini e mettere a dimora piante.
“Vogliamo far tornare la strada a una dignità dimenticata”, scrive Cristiano DB, vulcanico presidente del neocomitato in una lettera indirizzata a tutti i residenti. E quanto realizzato da altre associazioni di cittadini sembra un ottimo esempio: dal Comitato per Villa Leopardi, a quello Don Minzoni, passando per i Volontari Decoro XIII, solo per citarne alcune.
Ma perché i residenti hanno sentito il bisogno di riunirsi e di dedicare il loro tempo libero alla cura dello spazio pubblico? La situazione di via Mascagni è l’emblema di quanto sta accadendo a Roma negli ultimi anni. La via, adornata da un bel giardino, nasce come area residenziale nella metà degli anni 60.
Il piano speciale di zona prevedeva una passeggiata-belvedere aperta a tutti gli abitanti del quartiere, sul modello delle aree verdi degli square londinesi. Finita di realizzare negli anni 70, fu completamente restaurata nel 2004 con l’inserimento di nuove panchine e la realizzazione di una pavimentazione gradevole. Poi l’abbandono!
La vicenda Mafia Capitale provocò la sospensione di tutti gli appalti per la manutenzione del verde alle cooperative. La giunta Marino non fece in tempo a bandire nuove gare mentre la giunta Raggi non le hai mai concluse. Il risultato è che tutte le aree comunali come questa sono rimaste senza cura. I pochissimi uomini del Servizio Giardini si fanno vedere raramente e svolgono una pulizia sommaria. Negli anni, le panchine si sono tutte spaccate, le recinzioni in ferro divorate dalla ruggine, la pavimentazione divelta dalle radici.
Ecco che in queste ultime settimane l’intervento del Comitato ha riportato piccole oasi di pulizia. Qui sotto vediamo Andrea, uno dei volontari al lavoro, e poi un tratto ben sistemato grazie al Comitato.
In attesa di raccogliere fondi per comprare nuovi cestini per i rifiuti e far aggiustare le panchine sfondate, il Comitato le ha allestite così, in maniera divertente e naturale.
C’è però un’area nella quale i cittadini non possono intervenire direttamente perché troppo carica di rifiuti e abitata da soggetti poco raccomandabili. Si tratta della scarpata che collega la strada alla Tangenziale Est sottostante. Il luogo è stato scelto da molti recuperanti come zona si smistamento dei rifiuti e il risultato è scioccante. In questo video realizzato dai consiglieri del II municipio, Angelucci e Ferraresi (Pd), viene mostrata la situazione del tratto compreso tra via Mascagni e lo svincolo Somalia/Libia della Tangenziale.
Immagini per stomaci forti.
Per sollecitare un intervento da parte delle autorità, il consigliere Ferraresi, anche lui iscritto al Comitato, ha inviato questo esposto al II gruppo della Polizia Locale di Roma Capitale, nel quale denuncia la discarica a cielo aperto che ha prodotto la presenza di ratti e fumi prodotti dai roghi tossici.
Sì perché la strada è purtroppo vittima dei roghi che vengono accesi sia in questo tratto della scarpata, sia sotto il Ponte delle Valli. Insomma un quartiere residenziale e gradevole da vivere è diventato un luogo inospitale e poco sicuro.
Il Municipio si è impegnato riuscendo a spendere una cifra consistente per il rifacimento dell’asfalto e dei passaggi pedonali tra viale Somalia e via Giuseppe Martucci. Il tratto successivo, si spera, verrà sistemato in futuro.
Ma proprio il miglioramento della strada, stride ancor di più con l’abbandono dei giardini e della scarpata. Ecco perché il lavoro del Comitato è importante e serve a sensibilizzare non solo i residenti ma tutti gli abitanti di Roma.
Se infatti nessuno di noi lotta per una città migliore, presto ci ritroveremo a vivere in un degrado ancor più grave senza neanche accorgercene. Chi volesse raggiungere gli esponenti del Comitato via Mascagni può farlo tramite la pagina Facebook oppure scrivendo a comitatoviamascagni@gmail.com