Allora l’avverte la terribile responsabilità la Meleo!?!

Deve esserle rimasta impressa la povera Alice Galli all’assessore Meleo, la ragazza sedicenne che morì travolta da un’autovettura in via dell’Amba Aradam mentre attraversava la strada, probabilmente sulle strisce pedonali.

L’altro giorno l’assessore le ha infatti dedicato un post su facebook comunicando che l’amministrazione intanto ha provveduto a mettere in sicurezza l’attraversamento pedonale (segno che allora prima non fosse in sicurezza, come probabilmente il 90% di tutti gli attraversamenti romani) riasfaltando la strada e disegnando le strisce pedonali.

 

strisceAmbaAradam

 

(En passant notiamo che le strisce pedonali sono in perfetto stile romano, fatte con la solita vernice che tempo una settimana svanirà come neve al sole.)

Nel suo post la Meleo scrive anche:

Sappiamo che sul tema della sicurezza stradale c’è ancora tanto da fare. Dobbiamo continuare a confrontarci e a proseguire nella condivisione dei progetti con la comunità, con le associazioni con i comitati, senza dimenticare il dialogo diretto con chi ci chiede di fare di più. Non rimaniamo indifferenti, noi andiamo avanti con il nostro impegno per la messa in sicurezza delle strade, per le vittime, per le famiglie e per i nostri figli.

 

Vabbè, che la Meleo abbia una certa propensione alla supercazzola non è una novità, ma la cosa grave è che manca completamente il punto chiave per cercare di ripristinare un minimo di sicurezza sulle strade romane, sia per i pedoni che per autisti e motociclisti.

Altro che “condivisione dei progetti con la comunità” oppure “dialogo diretto con chi ci chiede di fare di più” (!?!), la strada maestra per cominciare a ridare sicurezza alla mobilità a Roma non può che passare per il ristabilimento di livelli accettabili di legalità. Si chiama “repressione dei comportamenti illeciti”, per chi non abbia paura di chiamare le cose col loro nome, e non ha nulla di autoritario o “fascista”, bensì è l’applicazione pura e semplice delle norme, a tutela soprattutto dei più deboli.

 

Noi sfidiamo l’assessore Meleo a rendere pubblico il numero di verbali elevati nell’ultimo anno dalla Polizia Locale di Roma per mancato rispetto della precedenza sulle strisce pedonali. E se tale numero dovesse essere superiore ai 10 (dieci) ci rendiamo disponibili a pagarle un pasto in un ristorante stellato.

Purtroppo noi temiamo che di tali verbali non ve ne sia neanche uno nell’ultimo anno, così come non ve ne saranno anche per gli anni precedenti. Ma l’ultimo è stato l’anno del governo M5S, quello che doveva cambiare il mondo, mentre stiamo ancora piangendo morti sulle strade romane con frequenze da guerra civile.

 

Si dia una mossa allora l’assessore Meleo, ci dia almeno una ragione per smettere di chiedere le sue dimissioni, prenda il coraggio a quattro mani e convinca il Sindaco ad intraprendere una giustissima battaglia perché a Roma, finalmente, almeno sulle strisce pedonali si smetta di essere investiti come birilli.

Se non ha idea di come la cosa potrebbe essere fatta, riportiamo la nostra proposta che avanzammo oltre due anni fa (quante vite si sarebbero salvate se qualcuno ci avesse dato ascolto?):

Per due settimane si mettono i vigili ad una certa distanza dalle strisce pedonali, a controllare il comportamento degli automobilisti, fermandoli nel caso non si attengano a quanto stabilito dall’art. 191 del CdS e spiegandogli bonariamente (cosa che dovrebbe essere possibile, vista la discrezionalità insita nella norma) l’errore che hanno commesso e che potrebbe costargli una sanzione (da €162 a € 646, con decurtazione di 8 punti!?!). Passate le due settimane gli agenti passerebbero ad elevarle le sanzioni in maniera sistematica.

Vogliamo scommettere che nel giro di neanche un mese Roma farebbe un piccolo ma fondamentale passo verso gli standard di civiltà che meriterebbe?

 

D’altronde è solo con qualche gesto coraggioso e dirompente che l’assessore può sperare di non rendere vano il sacrificio della povera Alice, non certo col solito compitino delle strisce ridipinte, strisce che fin da subito ricominceranno ad essere utilizzate per puntarli i pedoni, anziché rispettarli.

 

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