Dopo la precipitosa, e sospetta, approvazione del regolamento sul commercio in area pubblica, ora l’amministrazione capitolina si è buttata a capofitto sull’approvazione del progetto per il nuovo stadio della Roma.
Tappe forzatissime per le commissioni consiliari, per il Consiglio del Municipio IX (riunito addirittura di domenica con procedura d’urgenza) e per l’Assemblea Capitolina che ieri ha iniziato la discussione sulla delibera con cui si dovrà esprimere l’interesse pubblico al nuovo progetto. Tre sole sedute per l’A.C. con la terza che andrà ad oltranza. Dall’ordine del giorno del 9 giugno u.s.:
Come fatto le altre volte che ci siamo occupati di questo tema, ci affidiamo agli amici del Laboratorio Carteinregola per cercare di capire cosa sta accadendo ad un progetto tanto complesso ma gestito in maniera dilettantesca e soprattutto dannatamente affrettata dall’attuale amministrazione.
Dalle loro pagine ricche di documentazione ed analisi prendiamo ad esempio il confronto tra i tempi che occorsero all’amministrazione Marino per approvare il vecchio progetto e quelli che ci sta mettendo l’attuale amministrazione:
Contro i circa sette mesi che ci vollero per approvare il vecchio progetto, durante i quali ci fu anche un passaggio presso la Casa della Città, il nuovo progetto passerà probabilmente in circa tre settimane!?!
Non male come velocità decisoria, peccato che ciò vada a totale discapito di qualsiasi possibilità di approfondire tutti gli aspetti di un progetto che avrà un impatto enorme su tutto il quadrante meridionale della città e che se non pensato correttamente rischia di generare problemi potenzialmente irrisolvibili (abbiamo presente il cul de sac in cui ci siamo ritrovati con le vele di Calatrava, si?).
Stupisce quindi, per non dire che irrita, il post che il Presidente dell’Assemblea Capitolina, Marcello De Vito, ha pubblicato poco prima dell’apertura della seduta di ieri:
Come si può parlare di “dibattito aperto e democratico” su un progetto messo a disposizione solo qualche giorno prima della discussione in aula?
Irrita poi il riferimento alla viabilità nel post, laddove De Vito parla anche di “potenziare i collegamenti fra la periferia e il centro“. Al di là infatti di approfondire bene tutti gli aspetti del nuovo progetto, è solare a tutti che esso ha portato ad un drastico taglio degli oneri compensativi a carico del privato, con conseguente cancellazione dei principali interventi sulla viabilità del progetto precedente.
Sempre dagli amici di Carteinregola prendiamo lo specchietto seguente, redatto dall'”Osservatorio Stadio della Roma”, che mette a confronto i numeri delle tre versioni del progetto di nuovo stadio:
Comunque la si pensi sull’ipotesi di realizzare un nuovo stadio nell’area di Tor di Valle, quel che è certo è che l’attuale amministrazione è scesa ai livelli più bassi di trasparenza e partecipazione.
Altro che amministrazione a 5 stelle; sulla trasparenza gli possiamo dare una mezza stella come incoraggiamento mentre riguardo la partecipazione non gli si può che attribuire un drammatico zero!