Ieri avevamo dato conto ancora una volta della situazione in piazza S. Maria Maggiore, dove due bancarelle hanno sequestrato un intero marciapiede da anni ed utilizzano la sede stradale come un parcheggio privato.
Come avevamo spiegato, in realtà su quel lato vige un divieto di fermata ma misteriosamente la segnaletica è stata letteralmente segata e quindi i vigili hanno buon gioco a dire che non possono sanzionare i veicoli in sosta (che poi non è che si sbraccino per far rispettare lo stesso divieto sul resto della piazza, laddove i segnali ci sono, ma questa è storia vecchia).
Ebbene sarà per il nostro post o sarà che passati mesi dalle nostre prime segnalazioni (iniziammo ad agosto) le procedure stanno venendo a maturazione, in ogni caso ieri si è notato un primo cambiamento. Ci è stato infatti segnalato che ieri sera il furgone bianco, quello che da anni immancabilmente sosta lì insieme a quello scuro, non era presente.
Inoltre è stato notato, annegato tra i banchi e le auto in sosta, un timido segnale di divieto di fermata di quelli volanti.
C’è da dire che fa quasi tenerezza quel segnale, con i tanti veicoli parcheggiati a pettine, a coltello , in doppia fila che ne decretano l’inutilità; ma purtroppo questo non è uno spettacolo inusuale a Roma.
Siccome noi tendiamo ad essere ottimisti, diciamo che cogliamo positivamente il qualcosa che si sta muovendo su quel disgraziato marciapiede. Vedremo nei prossimi giorni se l’assenza del furgone bianco era solo un caso (magari era in riparazione) e se il segnale di divieto era capitato lì per sbaglio.
A chi ci trovasse ripetitivi sulla storia di questo marciapiede, magari obiettando che Roma è tutta in queste condizioni, facciamo presente che per quanto possibile noi cerchiamo situazioni emblematiche di un certo problema. Sappiamo bene quante decine (centinaia?) di casi esistono di bancarelle che sequestrano il marciapiede ed invadono la strada con i loro furgoni, ma se questo viene tollerato di fronte ad una della quattro basiliche maggiori di Roma, una di quelle che sarà il fulcro del prossimo Giubileo, che speranze ci sono di vederli repressi questi fenomeni negli angoli meno in vista della città?
È lo stesso discorso che facemmo con le auto del Parlamento in sosta sul marciapiede, cosa che non si verifica più da mesi, e con le tante auto in sosta vietata sul Campidoglio, dove invece c’è ancora un gran da fare (e provvederemo a breve, sperando nella sensibilità del Commissario).
Se poi qualcuno volesse “adottare” una situazione simile di degrado nel suo quartiere, saremmo ben lieti di autarlo a fare le segnalazioni all’amministrazione e a darne eco sulle nostre pagine.