Appello da Spinaceto e Mostacciano: troppi cinghiali accanto alle case. Non ce la facciamo più

Il parco giochi di Spinaceto
Un gruppo di cinghiali in via Sergio De Vitis a Mostacciano
Il cane Fanny operato dopo un attacco

 

Le foto che ci sono state inviate dall’Associazione Roma Cinghiali mettono paura. Mostrano cani feriti gravemente e cinghiali che razzolano indisturbati nei giardini condominiali. Siamo a Roma Sud, nei quartieri Spinaceto, Mostacciano, Casal Brunori e Tor dé Cenci. Un’area densamente popolata e ricca di spazi verdi: la grande quantità di rifiuti non raccolti per l’inefficienza dell’Ama l’ha resa l’habitat ideale per i cinghiali.

Il racconto di Veronique B. che cerca di contrastare il fenomeno lascia poche speranze ad una soluzione immediata. “Abbiamo presentato diverse denunce al Comune e alla Polizia ma non abbiamo avuto risposta. Mentre la Forestale continua a dirci che non dipende da loro”.

Ma perché gli abitanti temono così tanto la convivenza con i cinghiali? “Perché non possiamo più uscire di casa senza correre il rischio di essere attaccati e feriti”, spiegano i comitati che hanno creato una pagina Facebook nella quale si possono ascoltare testimonianze di chi ha subito aggressioni o se l’è vista brutta.
I cinghiali nelle aree verdi limitrofe ai centri abitati ci sono sempre stati, ma prima non si spingevano così vicino alla case. Non ne avevano motivo. Adesso ad attirarli sono i cumuli di spazzatura, spettacolo tipico di questi anni a Roma. Sono animali che attaccano solo se si sentono minacciati e la presenza dell’uomo o del cane per loro è già una minaccia.

Nel 2018, secondo due veterinari  – il dottor Daniele Pagliarini di Casal Brunori e il dottor Stefano Iacopini di Spinaceto – sono stati medicati almeno 30 cani per ferite e morsi anche gravi. Ma probabilmente sono molti di più, dato che alcuni padroni avranno portato i loro animali in altri pronto soccorso della città. Nel 2019 si sono registrati i primi attacchi anche ai danni di persone che facevano footing nei parchi, senza cane al seguito.

Il cane Dayse vittima di morso
Nina, ferita seriamente

 

D’altronde il fenomeno non riguarda solo la parte sud di Roma. A gennaio, una donna è rimasta bloccata nella propria auto mentre attraversava il Parco dell’Insugherata da un gruppo di cinghiali che non volevano lasciarla passare. Nella zona di Ottavia, nei pressi di via del Fontanile Nuovo, sono stati segnalati molti avvistamenti; mentre in via dell’Inviolatella Borghese sulla Cassia, un motocilista ha perso la vita dopo essersi scontrato con un cinghiale che si è buttato improvvisamente al centro della carreggiata.

Via Renzini, Spinaceto, cinghiali nel giardino condominiale
Via Butera

“Gli unici che potrebbero fare qualcosa sono in Regione perché hanno i mezzi adeguati – spiega Veronique B. – ma non possono agire nei parchi del Comune”. Tra Campidoglio e Regione Lazio era stato sottoscritto un protocollo di intesa nell’agosto del 2018 proprio per permettere agli operatori di via della Pisana di intervenire sul territorio capitolino. Ma Roma Capitale non ha ancora messo la firma finale al protocollo.

Cosa si può fare per arginare il fenomeno? Secondo Coldiretti in soli 10 anni i cinghiali sul territorio italiano sono diventati 1 milione (erano 500 mila nel 2009), provocando danni all’agricoltura per oltre 100 milioni l’anno. Roma è la città più colpita tanto che in un primo momento il Campidoglio aveva pensato ad un immunovaccino per la sterilizzazione. Il progetto è rimasto lettera morta anche per l’opposizione delle associazioni animaliste, secondo le quali la convivenza è possibile. Basta non lasciare i rifiuti in strada, dicono. Ma una capitale senza rifiuti in strada sembra un’utopia in questo momento storico, per cui sono in molti a richiedere abbattimenti selettivi, soprattutto degli esemplari più grossi e nervosi.

Per farlo però occorre completare l’iter del protocollo con la Regione che fornirà due tipologie di munizioni: una più blanda che stordisce l’animale e un’altra più forte che lo addormenta in modo che in seguito si possa procedere all’abbattimento. Insomma si tratta di cambiare approccio e passare alla caccia al cinghiale non venatoria (che tra l’altro diarioromano non condivide) ma preventiva del danno.

 

 

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Una risposta

  1. Io assalito scorso anno con mio cane boxer, risultato lussazione spalla 30 gg infrazione Omero lesione muscolo sovraspinoso… Andato su giornali e TV.. Nessuno si è mosso..

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[PS: un #bus che porta meno di 13 persone INQUINA più di un’auto]

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