Assessore Baldassarre: facciamo qualcosa subito per la disabilità?

Vogliamo garantire i diritti di tutti i cittadini romani senza alcun tipo di discriminazione. Per questo stiamo realizzando un lavoro permanente ‘con’ e  ‘per’ le persone con disabilità. In occasione della Giornata Mondiale delle Persone con Disabilità, che si è celebrata sabato 3 dicembre in tutto il mondo, ho spiegato come l’amministrazione capitolina sia impegnata nella stesura di una delibera quadro che cambi le politiche di Roma per le persone con disabilità.

Così si apre il messaggio che Laura Baldassarre, assessore alla Persona, alla Scuola e alla Comunità Solidale, ha pubblicato qualche giorno fa sul sito web del Comune (ancora una pagina senza l’indicazione della data).

Senz’altro bene che qualcuno stia lavorando agli enormi problemi che una persona con disabilità deve affrontare in una città come Roma. Non abbiamo dati al riguardo, ma siamo pronti a scommettere che in qualsiasi classifica che misurasse l’adeguatezza della città ai bisogni dei disabili Roma finirebbe ultima.

Non solo infatti vi sono problemi enormi a rendere fruibile ai disabili una città fondata quasi 3000 anni fa e stratificatasi nei secoli con elementi infrastrutturali ed architettonici complicatissimi da modificare, ma il combinato disposto di incuria e malcostumi vari rendono la situazione del tutto inaccettabile.

Nell’ormai lontano ottobre 2015 parlammo approfonditamente della condizione di un disabile a Roma, prendendo spunto da un servizio di Piazza Pulita dove si mostravano oltre ai problemi a prendere la metropolitana o a superare marciapiedi senza scivoli, anche vie di transito bloccate da veicoli in sosta vietata e marciapiedi inagibili per la pavimentazione disastrata.

E se per rimuovere le barriere architettoniche esistenti ci vogliono tempo e risorse, per evitare di rendere intuilizzabile quello che già c’è basterebbe un’attenzione maggiore alle esigenze di tutti, disabili inclusi (ma anche genitori con carrozzine e chiunque abbia problemi deambulatori, anche lievi).

Per fare qualche esempio pratico, basta fare un giretto per Prati e vedere centinaia di situazioni come questa:

 

SostaPrati

 

In casi come questo non serve alcuna nuova delibera, bensì un carroattrezzi ad intervento immediato che restituisca ad una eventuale persona su sedia a rotelle la libertà di attraversare la strada.

Allo stesso modo in una situazione di marciapiede dissestato come il seguente (in via Ferdinando di Savoia):

 

FerdinandoDS

 

Per una carrozzina è come andare sulle montagne russe con buche del genere, ma basterebbe una toppa ben messa per isolvere immediatamente il problema.

 

Perché allora l’assessore Baldassarre non affianca al lavoro necessariamente di lungo periodo di una delibera due iniziative di immediata realizzazione che affrontino i due problemi su descritti?

Chieda al comandante Porta di mettere in piedi una procedura semplice per cui i numeri di telefono dei vigili siano pronti ad accettare segnalazioni su veicoli in sosta d’intralcio per i pedoni (a bloccare gli scivoli o gli incroci, sulle striscie); ogni gruppo dei vigili dovrebbe dedicare una o due pattiglie ad un tale servizio che verrebbero anche provviste di appositi carriattrezzi. La cosa avrebbe un’efficacia immediata ed il costo mensile si ripagherebbe in un solo giorno, finendo a carico di chi finora se n’è infischiato delle regole ma soprattutto del diritto a muoversi di qualche catagoria.

Per i marciapiedi sconnessi invece sarebbe sufficiente impartire l’indicazione, sia a livello di Comune che di Municipi, che va data la priorità a questo tipo di interventi di ripazione, essendo essi di più facile soluzione ed in numero enormemente inferiore alle buche sulle strade.

 

Questo di dare priorità ad interventi che incidano immediatamente sull’inaccettabile condizione dei disabili a Roma sta divenendo una sorta di mantra per noi. Ci abbiamo provato prima col Sindaco Marino, poi col commissario Tronca, più recentemente ancora col Vicesindaco Frongia e tutte le volte l’appello è caduto totalmente nel vuoto. E dire che si tratterebbe di misure a costo zero (farebbero addirittura guadagnare l’amministrazione) che andrebbero a colpire solo dei farabutti.

Vediamo se l’assessore Baldassarre riuscirà a stupirci (ma dubitarne con l’attuale Giunta è ormai d’obbligo).

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Continuano i sit-in itineranti della Rete di Associazioni per una Città Vivibile per denunciare i problemi e chiedere all’amministrazione un dialogo strutturato e continuativo con i cittadini.

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