È stato finalmente approvato con grandissimo ritardo il Bilancio ATAC del 2018, che riporta un utile di +0,8 Milioni. Nel 2017 il Bilancio si era chiuso con -120 Milioni di perdite. Da dove è saltato fuori questo positivo?
Di sicuro NON dal servizio svolto per il Comune di Roma, né da quello per la Regione Lazio. In base ai report che ATAC è costretta a pubblicare grazie al contratto fatto sotto la Giunta Marino (tuttora in vigore), già dal 1° Aprile sapevamo infatti che la produzione era aumentata di un +2%, mentre gli incassi erano rimasti sostanzialmente invariati rispetto al 2017.
Ma ATAC incassa anche una quota dai biglietti (circa 280 Milioni di euro l’anno) e dalla gestione dei parcheggi tariffati (strisce blu) e di scambio (circa 30 Milioni di euro l’anno). Insomma questi +100 Milioni di euro da dove sono usciti? Vedremo non appena sarà pubblicato il Bilancio.
Era però facilmente prevedibile che col “trucchetto” del concordato il 2018 sarebbe filato liscio come l’olio, ma solo SOTTO IL PROFILO DEI CONTI (non certo del servizio).
Vediamo allora come è andato il servizio. ATAC nel 2018 ha centrato gli obiettivi del concordato? Assolutamente NO, li ha FALLITI tutti, tranne l’obiettivo su Metro A, e l’obiettivo sulla ferrovia Roma-Giardinetti (raggiunto solo grazie ai km “bonus”, e che rappresenta comunque una percentuale infinitesimale del servizio inferiore all’1%), come vi avevamo anticipato a inizi di Maggio.
E già con certezza matematica possiamo dire che fallirà tutti gli obiettivi nel 2019. L’unica che resta in gara al momento è solo la Metro A (mentre gli obiettivi delle ferrovie ex-concesse sono già tutti falliti).
Questo fallimento comporta una perdita di disponibilità di fondi per ATAC, che non sarà in grado di comprare i nuovi bus previsti dal piano per il 2020, e sarà costretta a ricorrere all’aiutino del Comune.
Il Comune ha già brindato ad altri 30+30 Milioni per comprare 100+100 nuovi bus ad ATAC, grazie ai soldi delle nostre tasse..