Due notizie imbarazzanti su Atac in queste ultime ore. La prima riguarda il furto di una notevole somma di denaro dalle macchinette emettitrici di biglietti. Di questo ci parla Mercurio Viaggiatore che si domanda giustamente come mai nessuno abbia avanzato una verifica tra biglietti venduti e incassi. La seconda notizia riguarda la scala mobile della metro Repubblica, che ha ceduto lo scorso ottobre, provocando diversi feriti. E le responsabilità anche in questo caso andrebbero individuate nella inefficienza dell’azienda di trasporto.
di Mercurio Viaggiatore (@mercuriopsi)
11 Guardie Giurate, anziché fare il loro lavoro e consegnare i soldi prelevati dalle macchinette dei biglietti ATAC e dai parcometri, manomettevano le stesse apparecchiature e rubavano come se non ci fosse un domani. La Guardia di Finanza parla di oltre 600mila euro sottratti, ma quello che è passato un po’ in sordina è che a far saltare il sodalizio criminale è stato un loro collega onesto, una mosca bianca in mezzo a persone che intascavano fino a 500 euro a testa al giorno, un lavoratore che ha saputo mantenere la sua integrità morale davanti a fiumi di soldi che gli scorrevano davanti, e ha trovato il coraggio di denunciare tutto.
Nel frattempo, frotte di dirigenti ATAC continuavano a dormire sonni beati. Possibile che non sia mai stata fatta una verifica? Che nessuno abbia mai fatto un controllo incrociato tra biglietti emessi, soldi incassati, e numerosissimi reclami per le macchinette mal funzionanti?
Del resto sono gli stessi dirigenti che non si accorgono delle decine e decine di scale mobili, montascale e ascensori fermi nelle stazioni metro di Roma, un problema che va avanti da oltre un anno, e che avuto un drammatico epilogo a Repubblica a fine Ottobre scorso. Ma che ci stanno a fare tutti questi dirigenti? E al Comune chi deve controllare la “Controllata”, è consapevole del suo ruolo di controllore? O fa solo chiacchiere e propaganda?
(in tutta questa storia ATAC e Unisecur sono parti lese)
di Redazione
Non sono stati i tifosi del Cska a saltare sulla scala mobile e a provocarne il crollo. Lo conferma la Procura di Roma in merito all’incidente del 23 ottobre scorso presso la Stazione Repubblica, nel quale rimasero ferite 24 persone. Le voci che si erano diffuse nelle prime ore dopo il cedimento, riportate improvvidamente anche dalla Sindaca Raggi, non avevano alcun fondamento. Lo dimostrano le testimonianze raccolte dai magistrati e i video delle telecamere di sorveglianza.
Dunque anche in questo caso, il guasto sembra da imputarsi alla scarsa manutenzione da parte di Atac delle proprie infrastrutture. I magistrati hanno iscritto nel registro degli indagati tre manager dell’Atac e il titolare dell’impresa che svolge la manutenzione dal 2017.
Se dunque Atac non brilla per efficienza, occorre notare che pure la magistratura sta seguendo le indagini con una lentezza eccessiva se si considera che la stazione Repubblica è ancora chiusa. Il disagio causato a migliaia di passeggeri ogni giorno non è giustificato. Infatti i sigilli sono stati apposti solo sulle scale mobili e non sull’intera stazione. Perché allora non riaprirla e permettere ai pendolari di arrivare al lavoro più in fretta?