La giunta del cambiamento… ha cambiato idea: le auto di servizio non sono più un privilegio della casta, ma uno strumento utile a sindaco, assessori e dirigenti comunali. E, per questo, ne ha prenotate 93.
Un centinaio di auto, per essere precisi, noleggiate con lo strumento del long rent, stanziando 970 mila euro: tra gennaio e marzo 2019 entreranno in servizio 73 Lancia Y a benzina e 20 Nissan Leaf elettriche.
Andranno a sostituire l’attuale flotta del Campidoglio, composta da 16 Peugeot 208 e 75 Peugeot 108. In effetti, non saranno auto blu nel senso letterale del termine, in quanto sono state ordinate con la carrozzeria bianco panna. Non ci sarà tanta differenza con quelle attualmente in servizio, con livrea grigio chiaro; il blu è stato bandito dal Campidoglio da diversi anni, da quando il popolo dei social lo ha identificato come simbolo di privilegio e di potere, tanto che Marino vendette subito tre auto di rappresentanza ereditate da Alemanno: una Lancia Thesis, una Lancia K e un’Alfa 166, tutte rigorosamente con la carrozzeria color profondo blu ministeriale. Il “sindaco marziano” optò per più sobrie Peugeot da destinare sia ai propri uffici, sia agli altri dipartimenti. Nelle prime settimane del suo mandato scelse di muoversi in bicicletta, costringendo la scorta a faticose salite e camicie grondanti di sudore. Poi, anche lui si convertì all’auto, quella di colore grigio.
Ed è proprio la scadenza imminente di quel contratto di noleggio ad aver costretto il sindaco Raggi a prendere una decisione: non rinnovarlo nel solco della vulgata pentastellata, secondo la quale le auto sono uno spreco inutile, o stipularne uno nuovo per far proseguire le attività? Nel nome della realpolitik, ha scelto la seconda strada, ma ha voluto tingere di verde il nuovo parco veicolare, ordinando anche una ventina di auto elettriche.
Alla fine, la giunta a 5stelle avrà messo a disposizione degli uffici capitolini più auto dei suoi predecessori: 93 contro 91. Ma avrà salvato la faccia col suo elettorato, grazie ad uno dei primi provvedimenti presi dal presidente del Consiglio comunale, subito dopo la sua nomina. Nel luglio del 2016, infatti, Marcello De Vito decise di tagliare le cinque auto a disposizione dell’ufficio di presidenza e dei capigruppo. Ai consiglieri fu consegnato l’abbonamento ai mezzi pubblici, e furono istituite delle navette per fare la spola dai gruppi di via del Tritone all’aula del Campidoglio.
Peccato che il capogruppo 5Stelle Ferrara sia stato sorpreso diverse volte a bordo di una di queste navette con autista ben oltre il percorso stabilito. Sul caso è stato aperto un fascicolo dalla Corte dei conti.
L’auto, insomma, è utile ed è difficile rinunciarvi anche se una non meglio identificata volontà popolare spingerebbe per “l’autobus per tutti”. Lo stesso presidente di Montecitorio Fico, grillino della prima ora, dopo aver preso l’85 un paio di volte, primo giorno di lavoro compreso, ha optato per la più comoda auto di servizio.
La Camera dei Deputati ha da poco ordinato sette berline al costo di 200 mila euro. C’è da capire se, anche queste, saranno bianche.
LA REPLICA DELLA SINDACA RAGGI.
«Non abbiamo acquistato nuove auto blu ma abbiamo risparmiato ben 577 mila euro per i prossimi 48 mesi. Il Comune di Roma, come tutti gli enti, ha vetture di servizio che non sono le auto blu date ai politici: sono i mezzi che i dipendenti di Roma Capitale usano per svolgere servizi fuori dalle sedi come, per esempio, effettuare sopralluoghi o controllare i lavori. Ecco a cosa servono queste auto. In vista della scadenza della Convenzione Consip per la fornitura di auto di servizio a noleggio, il Campidoglio ha aderito a una nuova convenzione che, come la precedente, consentirà di sostituire parte della flotta con vetture meno inquinanti. Per la prima volta Roma Capitale noleggerà anche venti elettriche a emissioni zero. Le altre vetture avranno invece un motore Euro 6».