Ieri Roberto Giachetti ha parlato della questione dei cartelloni a Roma e lo ha fatto con una lettera inviata a Romafaschifo nella quale ha scritto della riforma prodotta da Marta Leonori, della gara e dei servizi. E’ il primo candidato ad affrontare un tema fondamentale per la città e finora del tutto fuori dalla campagna elettorale.
Ci si potrebbe domandare in realtà cosa sia stato affrontato in questa prima parte di campagna elettorale, dato che i candidati non fanno altro che ripetere quanto Roma sia in difficoltà, degradata, con trasporti inefficienti ma non suggeriscono soluzioni. Probabilmente neanche sanno che se Roma è l’unica capitale europea ad essere senza bike sharing la responsabilità è proprio dei cartelloni che in tutto il mondo finanziano le biciclette condivise. Un punto di merito, dunque, per Giachetti che ha almeno indicato il percorso che vorrebbe seguire qualora venisse eletto. Abbiamo visto quanto le liste del Pd appaiano inadeguate soprattutto per la presenza di chi decretò la caduta di Marino senza un dibattito in aula, ma almeno su questo punto l’esponente democratico è stato chiaro ed efficace.
Marta Leonori in un tweet sottolinea che Bobo è l’unico a parlarne. E in effetti dagli altri candidati silenzio assoluto. A parte la gaffe di Virginia Raggi che nella sua conferenza stampa di presentazione lo scorso 25 febbraio citò il bike sharing gestito da Atac e da reimpiantare (il servizio è cessato anni fa e Atac tutto deve fare tranne che occuparsi di biciclette), nessuno tocca l’argomento cartelloni. Non lo fanno Marchini, Bertolaso, Meloni che su quei cartelloni sono presenti in maniera ossessiva e non lo fanno gli altri, convinti evidentemente sia un “problema minore” e che non porta voti. Sarebbe necessario invece spiegare ai candidati quanto la questione cartelloni tocchi direttamente la vita dei cittadini, non solo per il decoro ma anche per i servizi che essi dovrebbero offrire alla città.
Proveremo a farlo via twitter nei prossimi giorni.
Quanto a Giachetti, la sua lettera contiene la corretta indicazione di terminare il lavoro già avviato, cita genericamente l’opera delle associazioni e parla degli incontri sui piani di localizzazione.
E IL PROCESSO DI PARTECIPAZIONE RIPRENDE. Dopo la sospensione provocata dalla sentenza del Tar (che ha fermato temporaneamente l’iter della riforma), il processo di partecipazione popolare è stato riavviato. Si tratta di una delle ultime tappe della riforma che prevede un incontro pubblico in ciascun municipio in modo che tutte le categorie interessate (cittadini e imprese) possano presentare le proprie osservazioni. Mancavano solo 2 municipi all’appello e uno dei due ha già fissato la data per il prossimo incontro. Le leggiamo dal sito romano di Vas che riporta il 9 maggio per il XII Municipio, alle ore 15.00 in via Fabiola 14.
Anche se i Municipi sono stati ufficialmente sciolti a 40 giorni dal voto, possono comunque svolgere questo ruolo e dunque completare questo passaggio. Subito dopo invieranno tutte le osservazioni ricevute agli uffici capitolini che dovranno esaminarle e controdedurre. Non è dato sapere se prima delle elezioni queste controdeduzioni saranno completate (probabilmente no) e dunque sarà compito della prossima amministrazione portare a termine la riforma. Ecco perché una parola dei candidati in questo momento sarebbe necessaria.
Una risposta
L’impegno del candidato sindaco Giachetti è esplicito ed inequivocabile; un “però” c’è:
sarebbe corretto che lo stesso impegno fosse esplicitato dai candidati all’assemblea capitolina delle liste legate al candidato sindaco Giachetti.
Infatti, sarà il prossimo Consiglio Comunale a dover “chiudere” l’iter del PRIP, e con quei candidati -se verranno eletti- c’è poco da fidarsi…. remember Corsetti.
Dopo lo “scherzetto” a Marino e tanti altri disastri fatti dagli stessi soggetti, ora candidati nuovamente, voi vi fidate?