ATAC ha redatto il bilancio 2020 ed ha emanato un comunicato stampa che riassumiamo di seguito.
Le perdite nel 2020 sono state di -22 mln€ a fronte di mancati ricavi dovuti all’emergenza sanitaria pari a -174 mln€ rispetto al 2019.
ATAC ha beneficiato del parziale ristoro della perdita dei ricavi da biglietti/abbonamenti grazie a contributi dallo Stato pari a 65 mln€. ATAC ha incassato 45 mln€ in più rispetto al 2019 (sono altri “bonus”) anche per effetto delle norme introdotte dal Governo.
La riduzione dei costi della produzione è stata pari a -57,3 mln€ rispetto al 2019 (tenendo ad esempio i bus fermi in deposito, si risparmia su carburante e manutenzione).
L’attivazione degli strumenti di solidarietà (cassa integrazione) ha consentito di diminuire il costo del personale di circa 17 mln€ rispetto al 2019.
A questo aggiungiamo il quasi azzeramento delle penali, che vale almeno altri 2,5 mln€.
In totale quindi ATAC nel 2020 ha “guadagnato” in più (tra “bonus” e mancate spese) rispetto al 2019:
65 + 45 + 57,3 + 17 + 2,5 = 186,8 mln€
A fronte però di mancati incassi (perdite) per -174 mln€
Inoltre secondo il Piano del Concordato, ATAC doveva comprare 387 autobus. Ne ha invece comprati solo 130 e “rigenerati” altri 25 (minibus elettrici). Mancano all’appello ben 232 autobus, pari a circa 50-60 mln€ “spariti” nel nulla.
Gli autobus comprati dal Comune di Roma sono stati dati ad ATAC in comodato d’uso oneroso, ma ATAC inizierà a pagare (con gli arretrati) solo al termine dei 3 anni del Concordato, ovvero dal 2023 (ad un prezzo fissato di 12.155 €/anno ad autobus, pari ad oltre 7,7 mln€/anno per tutti i 637 bus)
Gli obiettivi del Concordato per bus, tram e filobus (cosiddetto servizio di “Superficie”) NON sono stati raggiunti, nonostante l’aggiunta dei “km-bonus-COVID”.
Per le metro, si sono salvate Metro A e C ma solo grazie ai “km-bonus-COVID” (sono i km che ATAC non ha realmente fatto, ma che teoricamente avrebbe potuto fare se non ci fosse stato il COVID).
Nel complesso il servizio reale 2020, pari a 148,3 milioni di vetture/km, è peggiorato del –0,8% rispetto al 2019 (149,5 mln vett/km), ed è stato solo l’ 87% circa di quanto previsto dai contratti di servizio, con un quasi azzeramento del servizio filobus ed un crollo del servizio tram e delle ferrovie ex-concesse.
La Corte dei Conti ha infine espresso fortissime perplessità sulla solidità del bilancio: ATAC ha cause in sospeso in cui potrebbe dover risarcire fino a 433,8 mln€ e ha messo da parte solo 20 mln€, a fronte degli almeno 122 mln€ richiesti per avere adeguata copertura in caso di condanne probabili/possibili.
In conclusione: la situazione di ATAC è ancora critica, nonostante sostanziosi “ristori” e mancato acquisto di tutti i bus previsti; il bilancio 2020 è negativo, le aste immobiliari sono fallite, nel 2021 non ci sono segnali positivi e a fine 2022 terminerà lo “scudo” legale offerto dal Concordato.