Sono le 2 del mattino tra mercoledì e giovedì. Gli abitanti di Conca d’Oro e del quartiere Africano sentono un crepitio fortissimo. Il rumore ha qualcosa di sinistro. Fiamme alte come un palazzo stanno divorando gli alberi e la macchia tra la ferrovia e il parco di via Conca d’Oro.
Siamo lungo l’argine dell’Aniene, dove vi sono numerose baracche e più volte sono stati sgomberati campi abusivi occupati da senza fissa dimora. Il video mostra le fiamme poco dopo l’arrivo dei pompieri. Nonostante un’autopompa avesse già cominciato a spegnere il fuoco, il rogo è ancora alto e violento.
Le squadre dei vigili del fuoco hanno lavorato tutta la notte. All’alba emerge la fuliggine che la notte nascondeva. Le case, i tetti, i giardini, i terrazzi completamente ricoperti di residui bruciati. I polmoni intossicati. L’odore è acre e pizzica la gola, il caldo asfissiante di questi giorni fa il resto.
Gli abitanti della zona sono abituati a convivere con i roghi attizzati dai recuperanti che hanno eletto gli argini dell’Aniene a loro base di smistamento. Inoltre l’inverno, dagli accampamenti abusivi, partono spesso piccoli incendi che però sono facilmente controllabili.
Ma una notte di fuoco come questa non accadeva da anni. Tanto è vero che sono trascorse più di 24 ore da quando l’incendio è stato domato ma ancora nell’aria si percepisce l’odore.
Sulle cause non c’è chiarezza e probabilmente non ce ne sarà mai. A Roma, in queste settimane, si sono registrati decine di focolai, quasi tutti di origine dolosa e dunque il sospetto è che anche questo sia un incendio appiccato dall’uomo per i più svariati motivi: il recupero di rame e ferro poi sfuggito al controllo oppure la follia di qualche piromane.
Ieri la linea ferroviaria FL1 è rimasta bloccata per alcune ore a causa delle fiamme divampate accanto ai binari all’altezza di Settebagni. Ad Ostia è stato difficile arginare il fuoco nella zona della pineta delle Acque Rosse, mentre la tenuta di Castel Fusano brucia ancora. Tutto questo solo nelle ultime 24 ore. Una tragedia che sta sfuggendo al controllo e che richiede un intervento duro e risoluto.
Una risposta
quanti altri incendi serviranno prima che il governo nazionale decida di commissariare la capitale per manifesta incapacità di controllo da parte di chi l’amministra?
questi non sono capaci di gestire un condomino e si ritrovano per le mani Roma!?!