Finalmente abbiamo una nota positiva da spendere nei confronti dell’amministrazione comunale, che altrimenti bersagliamo continuamente di critiche.
Il tema è il regolamento per i bus turistici, approvato lo scorso anno ed entrato in vigore a gennaio 2019, ed i numeri forniti da Roma Servizi per la Mobilità dimostrano un drastico calo degli accessi nella ZTL BUS.
Ecco la nota rilasciata dal Campidoglio un paio di settimane fa.
“Il nuovo regolamento per i bus turistici entrato in vigore a gennaio 2019 sta dando risultati importanti, tutelando lo straordinario patrimonio artistico e archeologico della Capitale”. Così il Campidoglio in una nota. Con l’entrata in vigore del regolamento si è verificato un drastico calo dell’ingresso dei pullman nel centro storico, nella attuale ZTL BUS C.
Gli ingressi nella ZTL BUS C nei primi nove mesi del 2019 (inclusi i non autorizzati e multati) sono stati pari ad appena il 2% degli accessi registrati nello stesso periodo del 2018.
In base a quanto registrato da Roma Servizi per la Mobilità, alla luce dei tagliandi a carnet o giornalieri venduti, nei primi 9 mesi del 2019 gli accessi di bus turistici nella ZTL BUS C sono stati 3.845. Di questi 2.355 non erano autorizzati e sono stati quindi sanzionati dalla Polizia Locale di Roma Capitale, mente gli altri erano autorizzati come previsto dalle deroghe al regolamento (trasporto di alunni di scuole dell’infanzia o scuole primarie per gite scolastiche). Nello stesso periodo del 2018, tra gennaio a settembre, gli ingressi di bus turistici registrati nella ZTL BUS C erano stati 220mila.
Passare da 220mila accessi del 2018 ai 3.845 del 2019 è chiaramente un risultato molto importante per alleggerire la pressione degli autobus turistici in centro storico di cui diamo volentieri atto all’amministrazione attuale. Stupisce il persistere di un numero molto elevato di mezzi (2.355) che continuano ad accedere non essendo autorizzati ma il fatto che siano stati sanzionati sembra dimostrare che i controlli vi sono.
Per verificare il punto di vista di chi la pressione dei bus turistici la vive nel proprio territorio, abbiamo chiesto un parere ad alcune associazioni del centro storico e questo è il testo che abbiamo ricevuto.
Come associazione Progetto Celio, Associazione Motus e Associazione C.A.L.M.A. siamo stati convocati al Campidoglio dall’allora presidente della Commissione Mobilità Enrico Stefàno per esaminare le problematiche nelle zone di bordo dell’area C.
Ci sono problemi nelle aree di bordo dove sono stati posizionati gli stalli a tempo breve.
Un punto delicato di queste aree di bordo è rappresentato proprio dai due stalli che sono stati posizionati nella parte bassa di via Claudia nel Rione Celio in un punto della strada interquartiere di intenso traffico a pochi metri dal semaforo, vicino alla fermata Atac del bus 81 e da sei cassonetti AMA. Inoltre in quel tratto di strada nel senso opposto ci sono sempre delle auto in sosta abusiva che restringono la carreggiata e all’inizio di piazza del Colosseo dopo via Capo d’Africa ci sono sempre taxi fuori posto o in manovra che completano il caos. Chiedemmo lo spostamento in area meno intasata di quei due stalli. Il consigliere Stefàno ci dette ragione e passò la proposta all’Agenzia della Mobilità dopo il sopralluogo che facemmo sul posto. Ma ancora nulla è successo mentre la situazione peggiora di giorno in giorno. Stessa situazione nella zona Prati a ridosso dell’area del Vaticano.
Nella zona Ottaviano ci sono 3 stalli per la sosta breve 30 minuti in Via dei Bastioni di Michelangelo, Viale Giulio Cesare e piazza dei Tribunali.
Gli stalli dei bastioni di Michelangelo e di piazza dei Tribunali non sono posizionati in diretta prossimità di abitazioni anche se dal lato opposto dello stallo a via dei Bastioni di Michelangelo ci sono palazzi.
Lo stallo di Viale Giulio Cesare è sotto palazzi con residenti. I residenti sono stati privati di parcheggi, cassonetti (che erano stati posizionati in prossimità dell’entrata/uscita della metro Ottaviano e di bar, i cassonetti ora sono stati rimossi per sacrosanta delibera dei vigili a seguito della segnalazione dei proprietari di un negozio) da pochi giorni altri posti auto sono stati tolti ai residenti a favore della caserma dei carabinieri. Inoltre un posto per il bus è in prossimità dell’uscita del controviale e annulla la visuale per chi si immette in viale Giulio Cesare.
Il problema fondamentale che vale per tutti è che non viene rispettata nessuna regola, i bus sostano più di 30 minuti, nel corso delle operazioni di salita e discesa passeggeri sostano con motore acceso, sostano con motore acceso anche per fare il caffé o pulire il bus con aspirapolvere. Spesso in viale Giulio Cesare sostano in seconda fila inoltre sostano sulle grate di aereazione della metro nonostante non sia consentito da apposita segnaletica. Non c’è nessuna considerazione per i residenti da parte di alcuni autisti.
Comunque soste non autorizzate qua e lá in zona in prossimità di ristoranti e alberghi.
Capiamo quindi che vi sono degli aggiustamenti ancora da fare e una serie di ulteriori controlli da mettere in campo per ridurre al minimo i fastidi che mezzi invasivi come i bus turistici possono causare.
Inoltre vediamo che ancora una volta è il solo Enrico Stefàno che si dimostra disponibile all’ascolto dei cittadini anche se poi, come purtroppo spesso accade, i cambiamenti richiesti non vengono realizzati.
Una risposta
A parte che i numeri mi sembrano esageratamente ottimisti (ma tanté) il conto degli ncc su “vito” e simili se lo sono fatto ? Perché ad occhio mi pare che questi siano moltiplicati e 6 vito fanno un bus turistico come capienza ma non certo come smog ed ingombro.