Lo sharing dovrebbe essere il futuro della mobilità, almeno a sentire le dichiarazioni di politici ed esperti. Eppure Roma soffre per la mancanza di un vero bike sharing pubblico, per il caos provocato dai monopattini e per una scarsa presenza in periferia delle auto condivise (sia pubbliche che private).
Lo scorso aprile, la lista Calenda in Campidoglio provò a convincere la maggioranza ad estendere il car sharing gestito da Roma Servizi per la Mobilità anche nelle aree a ridosso del Gra fino ad Ostia, ma la mozione fu bocciata dall’Assemblea Capitolina.
Le cose, però, potrebbero cambiare presto, forse già nel primo semestre del 2023 almeno per le auto condivise. Le autorizzazioni per gli attuali tre operatori (Share Now, Enjoy e Leasys Go) scadranno il 31 dicembre, quindi tra una decina di giorni. Per il loro rinnovo, la giunta chiederà modifiche abbastanza profonde tra le quali estendere il servizio ai quartieri meno centrali e utilizzare vetture elettriche o comunque a basso impatto ambientale. Si tratta di un bando che Roma Capitale avrebbe dovuto emettere già nelle scorse settimane per permettere a tutti di presentare domanda e poter cominciare ad operare sul territorio a gennaio, ma il testo non è ancora pronto e si andrà certamente verso un proroga dell’attuale situazione per tre o sei mesi, scaduti i quali occorre ricominciare da capo e allora le novità saranno sostanziali. Vediamone alcune.
Aree limitrofe al Gra ed Ostia. Ad oggi Share Now ed Enjoy non permettono di terminare il noleggio in moltissimi quartieri della seconda cinta urbana. Come diarioromano mostrò ad aprile, molte zone tra le quali Alessandrino, Don Bosco, Pisana, Gianicolense, Fonte Meravigliosa, Monte Sacro Alto, Pietralata non sono raggiungibili. Per non parlare di Ostia che è totalmente tagliata fuori da ogni mezzo in sharing. Il nuovo bando chiederà di raggiungere alcune di queste aree e di dislocarvi una certo numero di veicoli.
Vetture a basso impatto ambientale. Altro requisito che sarà richiesto a chi vuole operare su Roma è l’utilizzo di mezzi elettrici o a trazione ibrida/principalmente elettrica. L’ottica è ovviamente quella di contenere al massimo le emissioni nocive, ma rinnovare la flotta in questo periodo storico può essere molto problematico per via della scarsità di mezzi prodotti. Inoltre le auto elettriche richiedono una lunga procedura di ricarica e questo per le compagnie si tradurrebbe in un costo notevole perché molte auto, tra il tempo di spostamento e quello di ricarica, dovrebbero restare ferme a lungo.
Canoni concessori. Fino a prima del Covid, ogni auto in sharing che era sul territorio comunale pagava un canone al Comune di 1.200 euro l’anno, a prescindere dal numero di noleggi. In seguito all’arrivo del virus, l’assessorato alla Mobilità decise di non richiedere più questo pagamento in modo da compensare il danno subito dalle compagnie per il ridotto numero di noleggi durante i lockdown. Col nuovo bando invece gli operatori torneranno a pagare un canone per ogni veicolo (con sconti previsti nel caso in cui i veicoli siano posizionati in zone periferiche della città. Addirittura la compagnia che deciderà di operare ad Ostia non pagherà canoni al Comune).
I concessionari, da parte loro, sono preoccupati per le novità. Secondo quanto riportato dal Messaggero, qualcuno potrebbe decidere di lasciare la capitale perché il business non sarebbe profittevole. Eppure il mercato dello sharing operato dai privati si sta espandendo in molte città e addirittura di recente Stellantis (la mega fusione tra gruppo Peugeot e gruppo Fiat) ha acquistato Share Now da Mercedes/Bmw con l’obiettivo di raggiungere un importante numero di utenti (15 milioni in tutto il mondo entro i prossimi sette anni).
A nostro avviso il Comune di Roma fa molto bene a chiedere lo sforzo di servire anche i quartieri meno centrali e deve porre questo obiettivo come essenziale in un arco temporale medio. Forse potrebbe lasciar perdere sul rinnovo della flotta e sul passaggio all’elettrico, considerato che le attuali vetture sono tutte a benzina euro6 e sono tutte nuovissime, con neanche un anno di vita. Il loro impatto ambientale è veramente basso, se non nullo.
C’è poi l’aspetto del car sharing comunale che, come è noto, si differenzia da quello privato perché le auto vanno parcheggiate necessariamente in uno stallo riservato. Questo non verrà toccato dal nuovo bando e proseguirà a funzionare nelle stesse modalità di oggi. La novità sta nelle tariffe dedicate che si applicano nei periodi speciali. Ad esempio durante le festività natalizie e fino al prossimo 8 gennaio, si potranno noleggiare tutte le auto con 80 euro per 48 ore di utilizzo e poi i successivi blocchi di 24 ore costeranno 40 euro. Il mezzo va prenotato con almeno 72 ore di anticipo. Gli sconti sono stati pensati per coloro che si devono recare fuori Roma, per raggiungere amici e parenti in occasione delle feste.