Neanche questa volta il Tar ha potuto decidere sui ricorsi presentati dalle ditte pubblicitarie contro il Prip (Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari) e le modifiche al Regolamento. Gli avvocati delle imprese hanno chiesto un rinvio per poter presentare nuove osservazioni sui piani di localizzazione. I piani hanno avuto il via libera della giunta solo adesso e sono stati tutti pubblicati sul sito del Comune proprio ieri. Le ditte, dunque, hanno domandato al presidente della seconda sezione Filoreto D’agostino e ai consiglieri Carlo Polidori e Elena Stanizzi di rinviare. I giudici hanno accolto la loro domanda e hanno stabilito la prossima udienza al 27 gennaio 2016.
Si tratta dell’ennesimo rinvio, frutto di una strategia ben precisa dei legali delle ditte: impugnare tutto ciò che è impugnabile. A maggior ragione adesso che la giunta è dimissionaria, la speranza delle ditte è che la nuova amministrazione si dimostri più malleabile ai cambiamenti e non voglia applicare rigidamente la riforma del settore ma magari prorogare lo status quo in attesa di modifiche. Una strategia perdente, a nostro avviso, sia perché chiunque vincerà le prossime elezioni difficilmente vorrà rimettere mano ad un provvedimento fortemente voluto dalla cittadinanza e che ha lo scopo di portare legalità, decoro e servizi. Sia perché le ditte più serie hanno tutti i mezzi per affermarsi in un mercato risanato, con molti meno impianti che produrranno maggiore redditività. Sopravvivere nelle condizioni attuali e tirare a campare è assai miope per un’impresa. Ad ogni modo non sta a noi giudicare le scelte strategiche di chi opera nell’outdoor advertising a Roma, quanto di sottolineare che il sistema dei ricorsi e degli appelli impatta eccessivamente sulle scelte politiche. Un Sindaco, un assessore non hanno la facoltà di aumentare le tariffe per la sosta o regolamentare un settore delicato come quello dei cartelloni, perché la massa di ricorsi è capace di bloccare ogni riforma.
All’udienza di mercoledì, come ha ben ricostruito l’architetto Bosi sul sito romano di Vas, erano presenti ben 18 avvocati per le ditte e solo un legale per il Campidoglio (affiancato dagli amministrativisti incaricati da Bastacartelloni, Vas e Cittadinanzattiva). Una sproporzione numerica che è simbolo delle forze messe in campo dalle imprese che hanno incaricato i migliori avvocati sulla piazza, con un notevole dispendio di energie e di denaro.
PIANI DI LOCALIZZAZIONE. Nel frattempo sono stati pubblicati on line i piani di localizzazione di tutti i municipi e la delibera della giunta che li ha approvati. Per chi fosse interessato a leggerli occorre andare a questo link e cercare la delibera di Giunta Capitolina n. 325 del 13/10/2015. Oltre al testo, ci sono gli allegati e gli elaborati grafici di tutti i 15 piani.
Clicca qui per il testo della delibera 325/2015