Non capiterà più (speriamo) che una stazione resti chiusa un anno per la sostituzione di alcune scale mobili. Era davvero il momento giusto per intervenire sull’impianto elettrico, i pavimenti di gomma, i controsoffitti. Ma così non è stato e dunque potrebbe accadere che Castro Pretorio chiuderà di nuovo per rifarsi il look.
La fermata della Metro B ha riaperto mercoledì 13 ottobre, dopo ben 372 giorni con le porte sbarrate. I disagi cui sono stati costretti gli utenti (che hanno subito pure la chiusura dell’adiacente stazione Policlinico) non sono stati ricompensati da un’immagine e una funzionalità diversa. Castro Pretorio si presenta esattamente come prima, nulla è cambiato al suo interno, neanche una plafoniera è stata sostituita.
Solo le scale mobili sono belle ed efficienti (e ci mancava pure il contrario!), adornate da lucine a led dal sapore contemporaneo. Una settimana fa scrivevamo che la burocrazia asfissiante ha ritardato l’apertura per i collaudi a causa di una lentezza senza senso. Perché non possono trascorrere quattro mesi solo per controllare che il lavoro svolto da altri sia stato compiuto a regola d’arte.
Anche questi quattro mesi estivi erano l’occasione per intervenire sul resto della stazione, sarebbe bastata un pochino di lungimiranza. Ma niente. Ecco alcune immagini scattate in queste ore.
I pavimenti di gomma, sebbene ancora in condizioni dignitose, hanno alcuni punti staccati e diverse giunzioni che potrebbero provocare inciampi. Mentre come si vede dalla foto sopra, il controsoffitto sulle scale resta sporco e pieno di buchi, senza le botole di copertura.
Le plafoniere al livello dei treni non sono coperte e i tubi luminosi restano a vista. Le mattonelle gialle e grigie tipiche della linea B sono staccate in molti punti.
In compenso le due rampe di scale mobili (qui si vedono quelle in salita) sono silenziose e veloci, mentre la scala tradizionale accanto resta piuttosto sporca e con una parte vecchia, cui è stata aggiunta una parte nuova, senza sostituire l’intero gradino!
Intendiamoci non è certo questa la stazione messa peggio a Roma, anzi le sue condizioni sono dignitose, ma una amministrazione sana si occupa di prevenire i problemi per evitarli invece di metterci una toppa quando ormai si sono presentati.
Altra nota dolente che riguarda tutte le fermate metro a Roma è la sciocca e inspiegabile chiusura di alcune porte in entrata e in uscita. Un provvedimento preso per arginare i contagi e permettere maggiori controlli, oggi si è trasformato in un problema per i passeggeri che si devono accalcare in un solo ingresso quando potrebbero diluirsi se fossero tutti aperti. Chissà quando Atac capirà che deve cambiare registro e riaprire tutti i cancelli.
Una notizia positiva a questo proposito arriva da San Giovanni dove all’interno della stazione è stato riaperto il collegamento tra Metro A e Metro C al piano atrio. Anche questo era stato chiuso per il Covid costringendo i passeggeri a fare un giro lunghissimo, uscendo e rientrando dalla stessa stazione.