I report ATAC sul servizio bus, tram e metro del 1° trimestre '24 mostrano risultati eccellenti, in netto contrasto con l'esperienza reale degli utenti. Qual è il trucco?

ATAC ha pubblicato i report sul servizio bus, tram e Metro del 1° trimestre 2024. Se il buongiorno si vede dal mattino, sarà un anno di grande sofferenza per gli utenti del trasporto pubblico.

È cominciato infatti con il peggior gennaio di tutta la storia, nonostante nel conteggio ci sia anche il supporto dei privati (che comunque vale solo qualche punto percentuale).

La cosa che risulta subito evidente, è che il servizio richiesto dal Comune è stato ulteriormente diminuito. Questo probabilmente per venire incontro alla minore capacità di effettuare servizio di ATAC. Così facendo infatti lo scostamento  tra servizio richiesto e servizio realmente effettuato è minima, il che significa anche meno penali per ATAC. Ma con effetti paradossali. Secondo il Comune infatti il servizio globalmente svolto da ATAC ha superato il 98%, un risultato eccellente. Parametrando però lo stesso servizio a quelli che erano gli obiettivi da raggiungere entro il 2021 per il Concordato, il servizio realmente reso ai cittadini risulta di poco superiore all’85%. Una stucchevole ed enorme differenza di quasi 13 punti percentuali tra la “visione” del Comune e quello che subiscono invece i cittadini. A cui si somma una media di circa 1 milione€/mese che ATAC percepisce come “bonus cause esogene”.

 

Un altro paradosso: la richiesta è stata talmente ridotta che nel mese di marzo il servizio della MetroB realizza addirittura quasi il 120%(!!). Ma il servizio reale ai cittadini, se confrontato con quanto richiesto nello stesso mese in anni precedenti, ad esempio Marzo 2020, risulterebbe solo del 69%.

 

 

Al di là delle percentuali strabilianti e dei comunicati entusiastici, gli utenti lo vedono benissimo come sta andando il servizio.

Partiamo proprio dalla MetroB, che continua ad andare molto male.

 

 

Il servizio tram invece è più che dimezzato ormai da anni, e compensato in parte da bus navetta. A breve ci sarà lo stop dell’intera rete per diversi mesi, per lavori di ammodernamento del deposito di Porta Maggiore. La domanda è se alla “ripartenza” ci saranno tram a sufficienza, soprattutto in vista del Giubileo. In generale tutta la “cura del ferro” sembra essere molto in ritardo.

 

 

Il servizio bus, utilizzato per circa i 2/3 degli spostamenti degli utenti, stenta a decollare, nonostante l’arrivo di nuovi bus e il (marginale, ma comunque presente) supporto di privati. Nel grafico sotto va tenuto conto che una parte del servizio è svolta come bus navetta per i tram e la MetroA (quest’ultima in maniera discontinua). In generale va tenuto conto che le percentuali sono medie, e quindi in ora di punta il servizio può essere anche di molto peggiore, e non tengono conto dell’eventuale forte differenza tra le frequenze di passaggio (ad esempio bus in coppia e poi “buchi” di un’ora).

 

 

Brindiamo anche noi gli eccellenti risultati di ATAC e al bilancio 2023 in utile “grazie ad una gestione efficace che ha intrapreso un percorso virtuoso di risanamento e di rilancio” (cit.)?

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la città del quarto d’ora

dove nessuno fa nulla per affrontare il problema del numero abnorme di auto in circolazione e della sosta selvaggia, tollerata e usuale

In attesa del tanto pubblicizzato “project financing 2.0 smart” (full elettric) 🤔😴 sarebbe il caso di intervenire urgentemente almeno sugli attraversamenti pedonali @anderboz @gloquenzi e alla informazione servizievole del @IlMsgitRoma @anDre4cAPpeLLO @GassmanGassmann

Purtroppo nel “miglior cestone che si poteva realizzare” (cit.) ci si è dimenticati di prevedere uno spazio per i mozziconi.
#ProntiPerIlGiubileo

Hai voglia a sostituire binari e comprare tram nuovi, se poi a Roma continua a bastare un’auto in sosta d’intralcio per bloccare intere linee.
#ProntiPerIlGiubileo

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