Anzitutto auguriamo un sereno e prospero 2016 ai nostri lettori ed a tutti i loro cari.
Quindi esprimiamo l’augurio che questo sia l’anno della svolta per la città di Roma, dopo i disastri dell’amministrazione Alemanno, che sempre più nitidamente vengono delineati dalle indagini della magistratura, l’irresponsabile tira e molla che hanno messo in scena l’ex-sindaco Marino ed il PD, e l’attuale gestione del commissario Tronca, che potremmo definire tra il soporifero ed il dilettantesco.
Chiaramente la svolta per Roma non potrà che prendere le mosse da una nuova amministrazione, da eleggere nel turno elettorale di primavera su cui lo stesso Primo Ministro Renzi ha fugato ogni dubbio.
Purtroppo il percorso che porta alle elezioni non appare ancora iniziato per nessuna delle forze in campo, con l’unico candidato già pronto, Marchini, che da una parte già deve farsi perdonare l’inconsistenza della sua azione di oppositore a Marino (e chi dimostra di non essere un buon oppositore difficilmente potrà essere un buon governante), dall’altra continua a mancare di proposte chiare e convincenti per affrontare i problemi cittadini. Guardando invece alle altre forze, vediamo un PD che appare aver fermato, ammesso che l’abbia mai cominciata, l’indispensabile rinnovamento di tutta la componente romana, condannandosi ad essere facilmente impallinato durante le elezioni. Sul centrodestra non si può che calare un velo pietoso, se il plenipotenziario della sua componente maggiore continua ad essere quel Davide Bordoni a cui si può senz’altro ascrivere la cartellopoli romana. Riguardo infine al M5S, continuano a girare indiscezioni su una presunta paura da parte loro di prendere la piazza romana, col rischio di bruciarsi le possibilità di prendere direttamente il governo nazionale. A chi scrive tali paure appaiono ridicole, ma è fuor di dubbio che anche il M5S è tutt’altro che in carreggiata per le elezioni di primavera; e a conferma di ciò, senza andare alle indiscrezioni dei giornali, basti considerare che le 233 persone che hanno avanzato la loro candidatura per le comunali non hanno ancora ricevuto neanche un messaggio di conferma!?!
Mancando a ciascun schieramento la chiarezza su come affrontare le prossime elezioni, non c’è nessuno che abbia iniziato ad affrontare i temi concreti, i tanti gravi problemi romani e le possibili soluzioni da mettere in campo. Stando a quello che trapela da qualche scarna dichiarazione sembrerebbe che il M5S stia lavorando ad un possibile programma di governo cittadino ma considerando le forze che il movimento può al momento schierare c’è da temere che si tratti di un tentativo molto velleitario.
Ed invece noi auspicheremmo che la discussione sul merito dei problemi di Roma e le possibili soluzioni parta quanto prima, perché nessuno ha la bacchetta magica, perché sarà complicato trovare le possibili soluzioni ai problemi ed ancora più difficile riuscire a coinvolgere quanti più cittadini possibile su di esse, in modo da avere qualche speranza di successo.
Ci piacerebbe sentire qualcuno prendere posizioni chiare sui temi a noi più cari, come il proseguimento della riforma degli impianti pubblicitari oppure un drastico ridimensionamento del commercio ambulante a Roma; vorremmo che i diversi schieramenti si confrontassero su come dare una seria svolta al trasporto pubblico a Roma, su come far diventare anche a Roma la spazzatura un’opportunità di crescita, su come dare finalmente la giusta dignità ai portatori di disabilità, mettendoli in condizione di muoversi ed operare al pari di tutti gli altri cittadini.
Al momento purtroppo assistiamo al nulla più assoluto su questi temi, così come su tutti gli altri che affliggono Roma, e questo rischia di impostare le elezioni così come si è sempre fatto, con candidati paracadutati dai partiti che penseranno più a tutelare le lobby che li hanno sostenuti che a fare gli interessi della città.
Auguriamoci tutti che la chiarezza che Renzi ha voluto fare sulle elezioni romane sblocchi gli schieramenti in campo e li sproni a prepararsi al meglio alla contesa, come se Roma fosse una qualsiasi capitale del mondo occidentale, una città minimamente normale.
6 risposte
Bravi. Condivido il vostro articolo in tutto. Sono deluso dal comportamento dei 5 stelle fino ad oggi. Mentre per gli altri partiti no comment. Questo 2016 deve essere un anno diverso per Roma. Sennò meglio emigrare
Caro Federico, sento molti dire che se potessero se ne andrebbero oggi stesso da Roma.
Io l’ho provato e posso dirti che spesso quella non è la soluzione, perché Roma è una città straordinaria e merita ogni sforzo delle persone di buona volontà perché diventi anche un posto dove vivere bene. Si può fare … si deve fare!
Buon 2016!
l’articolo centra perfettamente il problema: nessuna, fra le forze politiche, ha avanzato un’idea concreta e realistica di governo per Roma.
Quali priorità, quali piani, quali strategie e temi? Buio totale.
E basterebbe un programma di governo con una sola rotta e direzione: l’interesse pubblico, l’interesse dei cittadini, di tutti i cittadini romani.
Perchè fino ad ora tutto si è fatto, tranne questo.
Evidentemente questa redazione non ha seguito con attenzione le vicende capitoline, durante gli ultimi due anni, altrimenti si sarebbe accorta che Marino è caduto proprio grazie alle azioni incisive e costanti dell’opposizione di Marchini, basta vedere gli scandali affittopoli, svendopoli, alle battaglie per il bilancio farlocco, per le vicende della Multiservizi. Senza considerare che la Lista Marchini è stata l’unica forza politica in Campidoglio ad aver presentato 13 proposte di delibera, su temi di importanza sostanziale per la città.
Se poi tutte queste azioni si vogliono scientemente ignorare…..significa che non collimano con gli interessi della testata.
Scusi Jack ma dare il merito alla lista Marchini della caduta di Marino appare quantomeno esagerato.
Senza dubbio il consigliere Onorato ha fatto la sua parte per contrastare l’amministrazione in carica ma è fuor di dubbio che senza le bordate a palle incatenate sparate da Repubblica, con la benedizione del governo nazionale, Marino sarebbe ancora in carica.
E comunque sia chiaro che questa testata non ha interessi partitici particolari, né di favore né contro alcuno degli schieramenti in campo. Diciamo che ci sarebbe piaciuto vedere un Marchini un (bel) po’ più presente e attivo in Assemblea Capitolina, dove invece tutto il lavoro l’ha fatto il consigliere Onorato.
io mi ricordo perfettamente come il Consigliere Onorato, ora esponente di spicco della Lista Marchini, all’epoca in altra formazione politica, trattò gli esponenti di Bastacartelloni e la vicenda di cartellopoli allorchè si trattò di votare la delibera di iniziativa popolare proposta dai comitati……
Per cui caro il mio Jack: ma mi faccia il piacere!!